Scende in campo “Un’altra città” «A Trieste servono nuove voci»

«Vogliamo costruire un forum, una piazza aperta dove interrogarci, tra cittadini e a partire dai cittadini». Così la psichiatra Maria Grazia Cogliati Dezza ha introdotto il progetto di “Un’altra città”, presentato per la prima volta al pubblico ieri al bar Knulp.
Si tratta - è stato spiegato - di una «rete di promozione della cittadinanza attiva», appena fondata, che al momento ha già ottenuto una settantina di adesioni. Domani pomeriggio la prima iniziativa in programma, cui nel mese di aprile seguiranno due ulteriori appuntamenti. L’invito alla partecipazione è ovviamente rivolto a tutti.
Tra i promotori dell’iniziativa ieri presenti anche il presidente dell’Ics - Ufficio rifugiati onlus Gianfranco Schiavone: «La maggioranza delle persone è contraria a quello che sta avvenendo ma non trova luoghi dove esprimersi», ha detto.
Per la scienziata Loredana Casalis «la scienza non può stare chiusa nelle torri d’avorio ma deve contribuire a creare cittadini consapevoli, dotati di un pensiero critico. Si pensi ai no vax». Marcela Serli, attiva nell’ambito del teatro e della cultura, ha sottolineato come Trieste storicamente abbia fama internazionale di città di cultura e all’avanguardia: «Bello che nasca un gruppo che oggi si ponga delle domande».
«Si tratta di primi passi, che hanno a che vedere con il conoscersi e con il riconoscersi», ha aggiunto lo psichiatra Peppe Dell’Acqua: «Trieste è una città piena di persone di valori e di cultura, che non si conoscono».
Dei circa 70 firmatari, ieri sono intervenuti anche il segretario Acli Cristiano Cozzolino e l’artista di strada Fabio Zoratti. L’obiettivo più ampio è quello di creare un dibattito pubblico sul futuro di Trieste, toccando vari temi come scuola, sanità, lavoro, ambiente, periferie, migrazioni, cultura.
Passiamo ora alle iniziative. Come anticipato domani si terrà la prima assemblea pubblica: l’appuntamento è alle 16 nella Sala Giubileo di Riva Tre novembre, all’interno del complesso Filoxenia.
Il 13 aprile, poi, la rete parteciperà alla manifestazione antirazzista “Prima le persone”, organizzata da Rete Dasi Fvg e Centro Balducci di Zugliano, cui ad oggi hanno aderito 100 realtà da tutto il Fvg tra associazioni, sindacati e partiti.
Si tratta della replica, calata nel contesto regionale, del grande corteo che il 2 marzo aveva riempito le strade di Milano. La partenza è fissata alle 15.30 da Largo Barriera.
Il giorno 17, invece, il ritrovo con “Un’altra città” è al cinema Ariston. Alle 17 sarà proiettato il film “La città che cura” di Erika Rossi, che racconta il progetto delle Microaree come modello di cura innovativo, capace di considerare le vite delle persone nel loro complesso, senza schiacciarle sulla patologia.
Seguirà la presentazione dell’omonimo libro curato dalla stessa Cogliati Dezza e da Giovanna Gallio, allo scopo di suscitare un momento di dibattito pubblico. Saranno presenti le autrici del volume nonché Fabrizio Barca, tra i promotori del Forum Disuguaglianze Diversità.
Statistico ed economista, Barca ha ricoperto ruoli dirigenziali in Banca d’Italia e nel ministero dell’Economia e delle Finanze. È stato ministro per la coesione territoriale durante il governo Monti e ha inoltre avuto ruoli nell’Ocse e nella Commissione europea.—
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