Scienze diplomatiche boom Oggi i test per 279 studenti

Oltre trecento aspiranti matricole affronteranno questa mattina al Polo universitario di via Alviano i test di ammissione a Scienze internazionali diplomatiche e Architettura. Se nel secondo caso il...
Oltre trecento aspiranti matricole affronteranno questa mattina al Polo universitario di via Alviano i test di ammissione a Scienze internazionali diplomatiche e Architettura. Se nel secondo caso il trend è in calo (come del resto in tutta Italia), nel primo la crescita non si arresta. A fronte dei soliti 120 posti disponibili per il primo anno, gli aspiranti diplomatici sono più del doppio. All’ultima prova d’ingresso si erano presentati in 233, quest’anno sono quasi il 20% in più (279). Numeri molto più contenuti sono invece quelli di architettura che, però, può sperare sugli slittamenti delle graduatorie nazionali e registrare così un ritocco all’insù dei dati. Il sistema è un po’ complesso, ma la sostanza è che ai 32 potenziali architetti che sosterranno il test oggi a Gorizia, se ne potranno aggiungere altri. Questa mattina i primi ad entrare in aula saranno i diplomatici. Alle 9 è previsto l’inizio della procedura di riconoscimento dei candidati al termine della quale inizieranno le tre ore della prova scritta.


Alle 14 sono previsti i colloqui orali che proseguiranno domani in due sessioni (dalle 8.45 e dalle 14). Solo test scritto invece per Architettura che inizierà l’identificazione dei candidati alle 10. Per loro la prova inizierà come in tutta Italia alle 11. Gli studenti avranno 100 minuti per rispondere a 60 quesiti a risposta multipla con 5 opzioni. Al termine, gli elaborati verranno imbustati e spediti a Bologna per la valutazione da parte del Consorzio interuniversitario Cineca. Il punteggio minimo da ottenere per l’ammissione è 21 e i risultati nominali saranno pubblicati il 29 settembre, mentre la graduatoria nazionale nominativa sarà consultabile il 3 ottobre. Le date sono importanti perché i termini per accettare una sede diversa da quella in cui si è sostenuto il test sono strettissimi. «Lo scorso anno ci sono stati alcuni problemi con le liste ministeriali che davano 4 giorni per decidere cosa fare. Se non riesci a cogliere l’opzione, salti; come è successo a uno studente siciliano», ricorda la professoressa Alessandra Marin, coordinatrice del corso di Architettura, che auspica una modifica delle procedure. Sui numeri in calo, tuttavia, non si nasconde. «Per architettura il trend non è buono in Italia e non è buono neppure a Gorizia», dice assicurando che la sede ha potenzialità. «Dobbiamo invertire la spirale, impegnarci tutti e puntare sui punti forti della città. Per esempio, abbiamo richieste da fuori regione perché vivere a Gorizia costa meno che nei grandi centri come Torino, Milano e Venezia». Chi non conosce crisi è Scienze internazionali diplomatiche. «C’è un cospicuo aumento delle domande – nota il professor Georg Meyr, coordinatore dei corsi -. Evidentemente in trent’anni siamo diventati punto di riferimento per i giovani che vogliono intraprendere la carriera diplomatica. Anche se minuscola e decentrata, Gorizia è sinonimo di preparazione internazionale e rimane attraente anche per chi viene dalle isole e dal sud».


Stefano Bizzi


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