Scuola di giornalismo per ragazzi da premiare

Sono stati premiati ieri con una cerimonia all’istituto tecnico Volta gli studenti più meritevoli che hanno partecipato alla quinta edizione del Laboratorio di scrittura giornalistica per le scuole superiori cittadine, che quest’anno ha coinvolto 24 classi e 431 studenti. L’iniziativa, che si è sviluppata in una serie di lezioni dedicate alle tecniche di scrittura giornalistica partite lo scorso ottobre, è stata promossa dalla Provincia e realizzata grazie alla collaborazione del quotidiano Il Piccolo, che ha messo a disposizione come tutor per i ragazzi giornalisti di grande esperienza, Pierluigi Sabatti e Claudio Ernè, con il coordinamento di Leopoldo Petto. Nove le scuole coinvolte: i classici Dante e Petrarca, gli scientifici Oberdan e Preseren, lo Slomsek, il Carducci, il tecnico Max Fabiani, il Deledda e il Nordio.
Nell’inserto del quotidiano pubblicato ieri i lettori hanno potuto vedere i risultati ottenuti con il laboratorio, che ha permesso agli studenti di approfondire numerosi aspetti della professione giornalistica. I ragazzi sono partiti dall’abc: cos’è una notizia e come si individua nel quotidiano caos informativo cui siamo sottoposti. Hanno imparato cosa sono le fonti giornalistiche, come si utilizzano e si confrontano, quali sono le tecniche di scrittura di un articolo per la carta stampata, l’importanza dell’incipit e della titolazione; e ancora come si lavora in una redazione e al desk e com’è cambiato il mestiere del giornalista nell’era delle nuove tecnologie. Ma anche come l’accesso alla professione sia sempre più difficile. Dopo la teoria la pratica: i ragazzi, con l’aiuto dei tutor, si sono cimentati con questo mestiere impegnandosi nella produzione di articoli giornalistici.
Sono stati 350 i pezzi prodotti e la scrematura per decidere cosa pubblicare, garantisce Pierluigi Sabatti, non è stata semplice: «Il valore dei testi che avete prodotto – ha detto agli studenti – dimostrano che avete recepito ciò che abbiamo cercato di trasmettervi». «Questo è un progetto pilota a livello nazionale – ha spiegato il direttore del Piccolo Paolo Possamai –: di solito i giornalisti entrano nelle classi per tenere lezioni frontali, qui invece si è lavorato con le modalità di un vero laboratorio. L’obiettivo era da un lato aiutarvi a mettere assieme la cassetta degli attrezzi utile a trattare quella materia complicata che è la lingua, dall’altro, e non è da meno, chiamarvi fuori dal vostro bozzolo, stimolare la vostra curiosità nei confronti del mondo». «Siamo soddisfatti per la valenza culturale del progetto – così l’assessore provinciale Adele Pino -: quest’anno vi hanno partecipato anche alcuni istituti tecnici, ora contiamo di estenderlo ad altri ancora». È intervenuta infatti la dirigente del Volta Clementina Frescura: «Quest’anno non abbiamo partecipato e ospitiamo solo le premiazioni, ma il prossimo speriamo di esserci anche noi». «Questo è uno dei progetti che vogliamo continuare a sostenere - ha detto Alida Misso, dell'Ufficio scolastico regionale - : lavorare con le parole, diceva don Milani, è come lavorare con gli attrezzi: in una società che si basa sulla comunicazione saperlo fare è fondamentale». Sono stati 109 i ragazzi premiati nella cerimonia, inframmezzata dalle esibizioni degli studenti dell’indirizzo musicale del liceo Carducci-Dante.
Giulia Basso
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