Scuole slovene, i “100” in gita-premio

Sono appena tornati da una gita premio in Slovenia i “centini” delle quattro scuole superiori di lingua slovena della provincia. Come ogni anno infatti il governo di Lubiana ha premiato i suoi studenti più meritevoli con un viaggio alla scoperta delle città e dei luoghi più suggestivi della vicina Repubblica. «Eravamo in 33, tutti provenienti dalle scuole slovene di Trieste e Gorizia», racconta Milena Legiša, centina della sezione scientifica del liceo Prešeren: «Ci siamo divertiti tanto: era l’ultima gita scolastica della nostra vita». Milena confessa di aver studiato molto quest’anno, anche per recuperare gli arretrati di quello precedente trascorso negli Usa. D’altra parte, spiega, era essenziale farlo: «Volevo iscrivermi a Medicina, a Lubiana, e lì a valere per l’ammissione è solo il voto di maturità. Così ho dovuto mettercela tutta».
Oltre a lei sono altri due gli studenti della sezione scientifica del Prešeren usciti con il massimo dei voti: Cristina Leghissa ed Emiliano Leghissa. I tre hanno frequentato tutte le scuole assieme fin dall’asilo. Cristina è una sportiva e gioca a calcio da cinque anni. Si è iscritta a Medicina in Slovenia, ma racconta che preferirebbe restare a Trieste perché le dispiacerebbe dover lasciare la sua squadra. Anche Emiliano ama lo sport: pratica nuoto agonistico da molti anni. Nel suo futuro c’è la triennale in Ingegneria industriale a Trieste, ma poi vorrebbe spostarsi all’estero seguendo le orme del nonno, che ha girato il mondo come consulente del ministro degli esteri e manager.
Altri due cento sono stati ottenuti da due studentesse della sezione classica del Prešeren, Nina Pahor e Nada Tavcar. Un altro cento è arrivato allo Žiga Zois, ottenuto da Martina Zubalic, che confessa di aver studiato tanto per raggiungere questo risultato. Martina fino all’anno scorso praticava il cheerleading. «È uno sport molto difficile – spiega -, che include ginnastica, acrobazie, danza e piramidi umane». Lei proseguirà gli studi a Lubiana, alla facoltà di logopedia.
Lo Slomšek invece quest'anno ha sfornato un cento e lode, guadagnato da Nika Smotlak. Il segreto, anche nel suo caso, è uno studio costante, portato avanti in tutti e cinque gli anni di scuola. «Le mie più grandi passioni – racconta Nika - sono viaggiare e studiare le lingue, soprattutto l’inglese. Negli ultimi quattro anni ho frequentato i corsi alla British School e ho fatto due viaggi studio a Londra e a Liverpool». Nei progetti futuri di Nika c'è l’università a Capodistria, dove frequenterà Italianistica.
Ottimi risultati sono stati ottenuti anche al Carli-Da Vinci-Sandrinelli, dove ben otto ragazzi sono usciti con il massimo dei voti: Madalina Simona Andrei del Sandrinelli, Cora Persich del Da Vinci, Andrea Crevatin e Daniela Riccio del Carli. Ben quattro i centini sfornati dalle classi serali del Carli: Davide Crepaldi, Marina Pascutto, Cristina Zubin e Davide Gustincich.
Giulia Basso
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