Segariol, 3 mesi fa un altro incidente

Alfred Segariol, il pilota triestino di 50 anni, morto nell’incidente di Roma di venerdì scorso, si era salvato proprio grazie alla sua bravura da un altro possibile disastro avvenuto tre mesi fa sull’aeroporto dell’Urbe. Alfred Segariol pilotava l’aereo gemello di quello precipitato a Ciampino. Era stato costretto ad un atterraggio di fortuna «sulla pancia» a causa di un improvviso guasto al carrello.
Questo fatto aveva costretto la ditta Rossi Srl di Brescia per la quale lavorava Segariol a fermare l'aereo a Roma Urbe per le riparazioni del caso. I rapporti relativi a questo primo incidente senza conseguenze sono stati inseriti nel fascicolo dell'inchiesta avviata dalla procura romana coadiuvata nelle indagini dall’Ansv (Agenzia nazionale sicurezza del volo)che dovrà far luce sulle cause del disastro avvenuto vicino a Ciampino.
Per ora l'unica certezza è che uno dei due motori dell’aereo che aveva 25 anni ma era stato revisionato da poco, presumibilmente quello di sinistra, si sarebbe fermato all'improvviso senza dare tempo al pilota di correggere la rotta e tentare la planata a terra. E questo sarebbe avvenuto per la mancanza di carburante.
«Chiedo l’autorizzazione a effettuare un atterraggio di emergenza», aveva comunicato via radio Segariol alla torre di controllo di Ciampino. Erano le 12,57. Pochi istanti dopo il Cessna è scomparso dal radar mentre sorvolava le campagne dell’Ardeatino.
Ieri intanto Daniela, l’ex moglie del pilota triestino è stata contattata dalla Questura di Roma, per effettuare il riconoscimento della salma. La donna che ha mantenuto rapporti di amicizia anche dopo la separazione da Segariol ha detto che il marito aveva espresso la volontà di esser cremato. Daniela si è anche attivata, tramite alcuni amici in città, per organizzare a Trieste una cerimonia in ricordo di Alfred. (c,b.)
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