Sei in dolce attesa? Metti in tavola frutta, riso e pesce azzurro

TRIESTE Nutrirsi bene significa, per tutti, aver consapevolezza di come, quanto e cosa mangiare. Un “mantra” che vale tanto di più quando si parla di salute della donna in gravidanza, per evitare di esporre madre e nascituro a eventuali complicanze. Peter Pan ne ha parlato con Gianpaolo Maso, dirigente medico e responsabile del servizio di Gravidanza a rischio del Dipartimento materno neonatale e delle Terapie intensive del Burlo.
Dottor Maso, possiamo sfatare il mito secondo il quale, in gravidanza, è necessario mangiare per due?
La richiesta di energia aggiuntiva per la gravidanza è minima: si va dalle 250 calorie nel secondo trimestre, fino alle 500 calorie nel terzo. Questi fabbisogni non sono così rilevanti da modificare il regime alimentare, sempre che sia sano e adeguato. Perciò, l’affermazione “mangiare per due” non trova davvero alcun fondamento.
Quali sono i cibi da preferire?
Sono consigliati cinque pasti al giorno, tre principali e due spuntini. Gli alimenti che non devono mancare sulla tavola delle future mamme sono frutta e verdura fresca, lavate abbondantemente con l’acqua corrente, proteine come il pesce azzurro, la carne, i legumi, le uova, il latte e suoi derivati. Ma anche alimenti ricchi di fibre e, in quantità bilanciata, carboidrati complessi come pasta, riso, orzo, patate, evitando gli zuccheri raffinati. In particolare le donne che seguono una dieta vegetariana o vegana possono rispettivamente necessitare di un supplemento di vitamina B12 e proteine.
Quali sono i cibi da evitare e perché?
Per le loro specifiche caratteristiche alcuni alimenti, come le carni fresche poco cotte e il pesce crudo, possono veicolare agenti patogeni responsabili di problemi a carico del nascituro. Altri alimenti, come le uova crude o poco cotte, possono veicolare invece microrganismi responsabili di infezioni alimentari.
Come ci si comporta con caffè e alcol?
Durante la gravidanza è raccomandato di limitare l’assunzione di caffè a non più di una o due tazzine, anche se recenti studi evidenziano che questa quantità sembrerebbe essere ancora eccessiva e potrebbe essere associata a parti pretermine e a neonati di basso peso. Per quanto riguarda l’alcool c’è sempre un grosso rischio e non esiste una quantità riconosciuta come sicura o un momento della gravidanza in cui è concesso.
Come si possono affrontare al meglio gli attacchi di fame o l’inappetenza e la nausea?
Durante la gravidanza possono manifestarsi le cosiddette “voglie”, cioè improvvisi desideri verso un particolare alimento. Premesso che se rimasto insoddisfatto il desiderio non provoca segni sulla pelle del bambino, si tratta dell’espressione di un bisogno, fisico o psicologico, che nei limiti della quantità, della ragionevolezza - e in assenza di controindicazioni - può essere soddisfatto. D’altra parte disturbi dell’appetito, nausea e vomito, sono abbastanza frequenti nel primo trimestre. L’assunzione di piccoli pasti “secchi” e frequenti associati ad un’adeguata idratazione e al supplemento di vitamine possono essere risolutivi. Per maggiori dettagli è possibile consultare i siti del ministero della Salute (www.salute.gov.it: gravidanza e corretta alimentazione). —
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