Serracchiani alla Selex Es: «Un gioiello, non si tocca»

RONCHI DEI LEGIONARI. Ancora una volta la Regione si schiera a fianco di Selex ES, l’azienda di Finmeccanica che, a Ronchi dei Legionari, ha uno dei suoi siti più importanti, da decenni impegnato nella progettazione e nella realizzazione di velivoli senza pilota e simulatori di volo. E ieri il sostegno dell’amministrazione regionale è stato ribadito in occasione della visita che ha visto protagonista il presidente Debora Serracchiani, assieme all’assessore Sara Vito.
Un “faccia a faccia” con i vertici dell’azienda, ma anche con i rappresentanti sindacali. A dare il benvenuto ed illustrare le caratteristiche dell’azienda e dei prodotti sono stati Riccardo Meloni, responsabile del personale e dell'organizzazione del gruppo, Salvatore Illiano, responsabile delle relazioni industriali ed Antonello Mangogna, capo della linea di prodotto avionica e simulatori a cui fa riferimento lo stabilimento di Ronchi dei Legionari. E proprio i dirigenti hanno ricordato che il Gruppo Selex ES ha in corso un ampio progetto di ristrutturazione, con la gestione di esuberi, che tocca però marginalmente la sede ronchese, dove il numero di addetti, 220 persone, è rimasto costate negli ultimi tre anni, con adeguati investimenti, a fronte di un buon carico di lavoro. La strategia dell’azienda, nata nel settore della difesa, è di orientare sempre di più la produzione verso impieghi civili. Ed a questo proposito, la presidente Serracchiani ha voluto approfondire le notevoli competenze di Selex ES nel campo dell'informatica per la pubblica amministrazione. «Lo stabilimento di Ronchi dei Legionari – ha commentato – rappresenta oggi una grande eccellenza, non solo per il Friuli Venezia Giulia ma per la nazione intera e ciò grazie alle capacità e alle competenze delle sue risorse umane. È un gioiello che deve restare qui, che bisogna aiutare a crescere ed in questo senso c’è la volontà della Regione di accompagnare questa realtà produttiva». Nel corso dell’incontro, poi, è stato ricordato come l’azienda di via Martio Stoppani abbia in corso forme di collaborazione, su progetti specifici, con le Università di Trieste e Udine e con l'Istituto tecnico "Malignani" di Udine. La presidente Serracchiani ha voluto approfondire le possibilità di stabilire un rapporto più ampio e organico tra le Selex ES e il "sistema" dell'Università e della ricerca del Friuli Venezia Giulia. La stessa presidente e l’assessore Vito, poi, hanno voluto incontrare anche la Rsu ed i lavoratori i quali hanno consegnato loro un documento nel quale si sottolinea la necessità di dare maggior impulso alle attività dello stabilimento, di attuare una politica commerciale aggressiva e, anche a fronte di tante ed importanti commesse in campo internazionale, di arrivare a nuove e necessarie assunzioni. Per i lavoratori, proprio i recenti ordini, sono la dimostrazione che se si perseguono politiche commerciali precise e mirate i risultati non possono mancare, anche a fronte dell’alta tecnologia che esce dal sito isontino. Dopo gli accordi sulla mobilità, che hanno visto ridursi l’organico a circa 200 dipendenti, è giunta l’ora di reintegrare le tante risorse che sono uscite dai cicli produttivi. Ma c’è anche la necessità che l’indotto rimanga nel Friuli Venezia Giulia.
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