Sgarbi: «Meno rotatorie più patrimonio»

Il critico d’arte definisce «inquietante» il cedimento a Palmanova dell’immobile di borgo Aquileia
Di Monica Del Mondo

PALMANOVA. «Meno rotatorie e più tutela del patrimonio». Forte e chiaro, il messaggio arriva da Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte, appassionato difensore del patrimonio artistico italiano, che più volte è intervenuto su Palmanova e i suoi beni culturali. E dopo il crollo che ha interessato l’immobile di borgo Aquileia, dice la sua, richiamando il Comune alle proprie responsabilità. «È inquietante che il crollo sia avvenuto in Friuli Venezia Giulia che ha già vissuto un terremoto. Anche questo è stato un vero e proprio terremoto. Soltanto che il terremoto è un fatto straordinario, mentre qui sta diventando ordinario. Siamo di fronte a un problema generale di manutenzione del patrimonio». I suoi toni si fanno accesi davanti al fatto che la proprietà dell’immobile è pubblica: «Se l’edificio è del Comune, allora l’ente deve fare una rotatoria in meno e mettere a posto la casa. Le scelte di un Comune non devono essere legate a cose inutili, come si fa un po’ ovunque. Si devono valutare delle priorità». Per Sgarbi - e non usa perifrasi - molte scelte compiute dalle amministrazioni sono inutili e non tengono in conto la tutela del patrimonio. «Occorre - prosegue - diversificare gli investimenti. Una rotatoria si finge che serva a qualcosa, invece non serve a nulla. Una casa storica è fondamentale. Io non conosco bene il bilancio del Comune, ma bisogna che ci siano delle priorità». «Ora - prosegue - bisognerebbe guardare il bilancio, ma sono sicuro che si buttano soldi per cose meno utili della tutela del patrimonio. Non si può star lì a piagnucolare che mancano i soldi». Sgarbi ha visitato Palmanova e ha pesantemente criticato l’intervento di riqualificazione nel quartiere di Santa Giustina. Dopo i crolli sulle fortificazioni aveva invitato la città a occuparsi del patrimonio, puntando al riutilizzo degli immobili. Quanto al riconoscimento del titolo di patrimonio Unesco alla città «la candidatura di Palmanova - commenta - prescinde dal crollo perché riguarda il sistema fortificato. Non sarei preoccupato. Tuttavia, se serve a mettere un po’ di pepe allora l’Unesco non dia alcun riconoscimento se prima non si ripara l’edificio storico!».

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