Sgt, Tonon resta in sella fino a ottobre
Il Tribunale: direttivo dimissionario, niente assemblea straordinaria. I dissidenti: società a rischio

l capo di via Ginnastica non cambierà prima del 10 ottobre, scadenza fissata dal direttivo Tonon per le elezioni anticipate dei vertici Sgt. La carta giocata dai dissidenti a Foro Ulpiano - con l’obiettivo di ”sollevare” il presidente dal mandato durante l’estate, prima che inizi la nuova stagione sportiva - si è rivelata inutilizzabile. Il Tribunale civile presieduto da Giovanni Sansone - lo stesso giudice che sette giorni prima aveva imposto a Carmelo Tonon di rendere pubblico l’elenco dei soci - ha infatti dichiarato «l’estinzione del processo» sull’istanza di convocazione di assemblea straordinaria, in cui mettere ai voti la fiducia all’attuale dirigenza della Ginnastica Triestina, presentata da un centinaio di associati nel nome del Codice civile, secondo cui tale convocazione può materializzarsi «su richiesta motivata da almeno un decimo dei soci».
Resta a far fede, quindi, lo Statuto Sgt, che vincola un’assemblea di questo genere alla richiesta di un terzo della base associativa. E quel quorum è stato mancato d’un soffio, come ha attestato il Collegio dei probi viri della Ginnastica, dal Comitato Pro-Sgt, che a sua volta non ha mai smesso di lamentare il fatto di aver dovuto organizzare una sottoscrizione senza sapere quanti erano i soci.
Ma il motivo per cui da Foro Ulpiano non è uscita alcuna decisione esula in realtà da simili cavilli. È passato, in effetti, il principio della «cessazione della materia del contendere», come osserva lo stesso avvocato dei ricorrenti Alessandro Predonzani. A Tonon, presente all’udienza del 9 luglio con il legale della Sgt Antonio Regazzo, è stato sufficiente dichiarare al Tribunale - così si legge nel verbale - «che il Consiglio direttivo della Sgt ha già disposto la convocazione dell’assemblea per deliberare in ordine alla nomina di tutti i componenti del direttivo stesso, fissando la data al 10 ottobre». Direttivo che, ha aggiunto Tonon, «benché venga a scadenza a dicembre 2009», quel giorno «si presenterà dimissionario». Tanto è bastato, tecnicamente, per la «rinuncia al ricorso» della controparte, che aveva chiesto un’assemblea «contenente un ordine del giorno identico» già convocata in tempi giudicati ragionevoli.
Chi ha vinto allora? I dissidenti, nella misura in cui - fa notare Predonzani - «è stato raggiunto l’obiettivo delle dimissioni», «anche se speravamo in un’assemblea prima di ottobre». Ma soprattutto Tonon, che incassa la legittimità della dirigenza in carica a gettare le basi della prossima stagione. Proprio quello che il Comitato Pro-Sgt non voleva. «Il verbale d’udienza è la prova che il direttivo ha fatto le cose come andavano fatte fissando sì elezioni anticipate, ma senza creare nocumento alla gestione della Sgt», è il commento di Tonon. I genitori e gli insegnanti del Comitato, però, replicano per le rime. Evocando un esodo di massa: «aspettare il 10 ottobre, per raddrizzare le sorti della polisportiva, può essere tardi». «Non ci stancheremo di cercare di far capire alla città, alle sue istituzioni e al Coni - incalza il maestro di judo Raffaele Toniolo - che questa società corre il pericolo di smettere di esistere.
Il 10 ottobre si terrà probabilmente un’assemblea con quei pochi che rimarranno: 200 tesserati, forse, tra basket, scherma e qualche affezionato tra i 600 di judo, danza e ginnastica. Risultato: «la massa di persone che ha protestato in questi mesi non ci sarà più». «Vista la chiusura rapida e immotivata delle palestre nel periodo estivo e il permanere delle incertezze per settembre - gli fa eco Lorenzo Vescia da papà della sezione ginnastica - i genitori stanno pensando al bene dei loro figli e li stanno iscrivendo altrove».
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