Sgt verso il voto, Trauner candidato presidente
Gli iscritti saranno chiamati alle urne sabato 28 per rinnovare le cariche Consoli: la presenza di un solo raggruppamento semplificherà le operazioni. Nell’unica lista depositata anche ex olimpionici come Irene Camber, Norma Icardi e Nereo Svara

Sergio Trauner (a sinistra)
Il caso Sgt genera l’ennesimo colpo di scena. E non è detto sia l’ultimo. Siamo entrati nella decade che precede l’assemblea per il rinnovo dei vertici Sgt - fissata a suo tempo dal presidente del Tribunale civile Giovanni Sansone per venerdì 27 novembre in prima convocazione e per sabato 28 in seconda - e regolamento elettorale vuole che nessuna candidatura possa più venir accettata. Il fatto è che, in gioco, si è messa una sola lista, con un solo aspirante presidente. Ebbene, questo aspirante presidente senza
competitor è sì un avvocato. Ma non è Carmelo Tonon. È Sergio Trauner, il professionista triestino noto per essere stato vicesindaco negli anni Ottanta nonché leader liberale ai tempi della Prima Repubblica, oggi a capo di uno dei circoli territoriali di Forza Italia. «Sono un uomo vicino al centrodestra, certo, ma sono anzitutto un liberale vero, che vuole mettersi a disposizione della Sgt e dunque della città senza ostracismi, come ho sempre fatto quand’ho assunto ruoli pubblici», chiarisce lui.
I CANDIDATI
Fra i 24 nominativi che completano la lista Trauner, in effetti, non c’è traccia di passati politicamente militanti, Prevalgono ex azzurri, vecchie glorie e dirigenti sportivi di lungo corso - dieci sono i soci benemeriti - ma spuntano anche manager pubblici e privati come Giancarlo Calacione, vice sia di Viero in epoca Illy che di Terranova in epoca Dipiazza in Municipio, Gianni Paladini di Smolars e il ragionier Paolo D’Agnolo, fra le altre cose protagonista della delicata transizione della Pallacanestro Trieste nel dopo-Garza. Spazio poi a due soci-dottori come il primario del Burlo Paolo Tamaro e l’ex medico di famiglia Vincenzo Addobbati, fratello di Pierino, uno dei sei triestini uccisi nel novembre del 1953 durante gli scontri di piazza per Trieste italiana.
I CONTRAS
Che la monocandidatura sia figlia di un passaggio di consegne concordato? Nossignori. Dietro la lista depositata nella sede della polisportiva - e nello studio del numero uno dell’Ordine degli avvocati Maurizio Consoli, nominato sempre dal giudice Sansone presidente dell’assemblea di fine novembre in via Ginnastica - non c’è la minima ombra di Tonon, né di membri del direttivo uscente. «Quella lista non la conosco - spiega ad esempio uno di loro, l’ex campione del remo Giuseppe de Curtis - vedremo se riuscirà a esprimere una nuova volontà sociale». Si tratta, stringi stringi, dell’alternativa di ”governo” allestita dai contras, se è vero che tra i candidati consiglieri compare il nome della maestra di judo Monica Barbieri, portavoce col marito Raffaele Toniolo del Comitato Pro-Sgt. «Continuo a rifiutare di dar credito - precisa la Barbieri - alle malizie secondo cui noi dissidenti siamo stati strumentalizzati dal mondo politico. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di lavorare per il recupero del prestigio della Sgt e per mettere i ragazzi nelle condizioni di tornare a vivere la società». Oltre alla Barbieri figurano quindi i tre olimpionici Irene Camber, Norma Icardi e Nereo Svara, sostenitori dichiarati del fronte anti-Tonon, e quella del presidente regionale della Federazione judo Enzo de Denaro, tra i più attivi collaboratori del presidente regionale del Coni Emilio Felluga.
IL COLPO DI CODA
«La presenza di una sola lista semplificherà le operazioni elettorali», conferma Consoli attenendosi al gergo tecnico. Ma che c’è dietro? Significa che Tonon ha fatto un passo indietro? O che ha deciso di misurarsi non sul terreno elettorale ma su quello prettamente giudiziario? Il diretto interessato preferisce un «no comment», ma dal suo entourage (come si legge nell’articolo a destra, ndr) arriva l’indicazione che la risposta giusta è la numero due. «Ricorrere contro quella che si ritiene un’ingiustizia è una libertà, che l’avvocato Tonon ricorra», rileva a questo proposito Trauner. Che aggiunge: «Eppure mi pare di ricordare che l’assemblea elettiva anticipata di ottobre, poi slittata, l’avesse convocata lui per primo. E non mi sembra che il giudice Sansone sia l’ultimo arrivato...».
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