“Sì” all’itinerario ciclabile lungo l’Isonzo

La Provincia, pur in fase di dismissione, investe nel primo stralcio del progetto di sviluppo turistico
Di Francesco Fain

VILLESSE. «L’itinerario ciclabile lungo il fiume Isonzo si propone di connettere, con le ciclopiste, il nostro litorale con le piste oltre confine, individuando nel Comune di Gorizia il punto di cerniera. Il tracciato è stato suddiviso in due parti: la prima inizia dall’area del quartiere fieristico di Gorizia, corre sulla sponsa sinistra del fiume e si conclude con l’attraversamento dell’Isonzo nei pressi del raccordo autostradale Villesse-Gorizia. La seconda inizia a Lucinico nei pressi della diga del Consorzsio monfalconese-gradiscano, si sviluppa lungo la sponsa destra del fiume sino all’ex ponte ferroviario nei pressi di Gradisca, attraversa l’Isonzo e continua sulla sponda sinistra fino a connettersi con il tracciato della pista ciclabile del Litorale in corso di realizzazione da parte della Provincia».

L’ente guidato da Enrico Gherghetta ha inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche l’intervento relativo alla “Realizzazione dell’itinerario ciclabile internazionale Gorizia-Grado - primo stralcio”.

Peraltro, è recentissima l’approvazione da parte della giunta provinciale dell’atteso progetto definitivo riguardante la pista ciclabile Gorizia-Grado (percorso internazionale Fvg5 - ciclovia dell’Isonzo). Si tratta del primo stralcio da San Canzian d’Isonzo a Turriaco. «L’itinerario - spiega l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Donatella Gironcoli - si snoda per 7 chilometri dal ponte sull’Isonzo, dove si riconnette con la ciclabile del Litorale che va a Monfalcone (in corso di completamento) ed arriva a Turriaco. A breve la conferenza dei servizi. Questo lotto è interamente finanziato con fondi della Camera di commercio per 400.000 euro».

Nel Piano triennale delle opere pubbliche c’è la scheda progettuale dell’intervento. «Questo primo lotto - si legge nella documentazione - si propone di procedere dal ponte sull’Isonzo a San Canzian e di risalire il fiume verso Gorizia, utilizzando il più possibile tracciati esistenti onde ridurre l’impatto sull’ambiente naturale e i costi di realizzazione, fino a raggiungere il Comune di Turriaco».

«Non si prevede alcuna acquisizione di aree a favore della Provincia di Gorizia, mentre sarà necessario stipulare una convenzione con la Regione e il Consorzio di bonifica per le aree demaniali. La manutenzione dei singoli tratti verrà concordata con i Comuni sul cui territorio si sviluppa l’itinerario».

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