Si dimettono i consiglieri a Grado: decade il sindaco Claudio Kovatsch
Adesso la Regione dovrà nominare un commissario prima delle nuove elezioni comunali.

GRADO Grado non ha più un sindaco e nemmeno una giunta e un Consiglio comunale. Dopo lo scontro nella maggioranza tra il primo cittadino Claudio Kovatsch e il gruppo di Fratelli d’Italia, e il tentativo di ricucire la situazione anche da parte del governatore Massimiliano Fedriga, infatti, sono arrivate le dimissioni dal Consiglio comunale dell’opposizione in blocco (Liber@, Pd, OpenGrado, Amo Grado) più i tre esponenti di maggioranza di Fratelli d’Italia.
Senza 9 consiglieri comunali (il centrosinistra con Fabris, Reverdito, Cicogna, Polo e Zanella, più Del Bello di Amo Grado e Ronchiato, Ritossa e Borsatti di Fdi) il Consiglio comunale di Grado viene così sciolto.
Adesso la Regione dovrà nominare un commissario, come più volte è successo in passato sull’isola, prima delle nuove elezioni comunali. Bisognerà capire quali saranno un domani gli schieramenti.
“Avremmo voluto poter portare la sfiducia in aula in modo da esporre le nostre argomentazioni alla luce del sole davanti alla cittadinanza, ma questa via non è stata appoggiata dagli altri consiglieri dimissionari – , le prime dichiarazioni dei consiglieri comunali del centrosinistra. -. Anche se a nostro avviso non è stata adottata la modalità più trasparente e corretta, abbiamo deciso di rassegnare comunque le dimissioni perché era l’unico modo per mandare a casa in tempi rapidi un sindaco e una giunta che si sono dimostrati totalmente inadeguati e dannosi per Grado, evitando così che potessero infliggere ulteriori danni a quelli da loro già perpetrati al nostro paese. Ora ci spetta il compito di costruire un nuovo progetto politico che, sulla base di quanto già realizzato in passato e con quanto maturato in questi due anni di opposizione, possa riportare Grado e il benessere dei suoi cittadini al centro dell'agenda politica”.
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