Si è spento a 71 anni Gianluigi Devetag

È spirato ieri mattina all’ospedale San Giovanni di Dio l’avvocato Gianluigi Devetag. Goriziano, nato nel 1943, dopo aver frequentato il Liceo classico Dante Alighieri, seguendo la tradizione familiare divenne avvocato come suo nonno Giovanni Miagostovich e suo padre Cesare, attività in cui fu attivo e stimato professionista fino agli ultimi mesi di vita. Con “Gianni”- così lo chiamavano familiari e i tantissimi amici - se ne va una parte della storia di Gorizia segnata dall’impegno politico nelle grandi battaglie civili degli anni ’60 e ’70 e da una cultura vivace, dinamica, vissuta all’insegna di un grande amore per la città, per la sua cultura per la sua storia. Se ne va un importante esponente di quella generazione nata e vissuta nel secondo dopoguerra, che segnò profondamente il dibattito politico cittadino e regionale, impegnata attivamente nelle battaglie civili, che Gianluigi Devetag seppe condurre sempre con equilibrio e grande rispetto per gli avversari. Gianluigi Devetag fu infatti esponente politico di rilievo del Partito Socialista Italiano, al quale si iscrisse giovanissimo e nelle cui fila fu per due volte eletto consigliere comunale, nel ’68 e nel ’92. Da ricordare il suo impegno nelle battaglie per la laicità dello Stato e per i diritti civili: in particolare, fu in prima linea assieme a Loris Fortuna per sostenere la causa del divorzio in Italia e nella difesa della nuova psichiatria di Franco Basaglia. Si batté lungamente e a fondo anche per l’allargamento della provincia di Gorizia al Cervignanese, nel tentativo di far coincidere i confini dell’Arcidiocesi con quelli amministrativi e di bilanciare in questo modo il peso dell’Isontino rispetto a Trieste e al Friuli. In proposito, da ricordare il convegno da lui promosso nel 1998 che vide la partecipazione attiva ed entusiasta, tra gli altri, dell’allora arcivescovo Bommarco. Gianluigi Devetag, in questi ultimi anni, pur allontanatosi dalla politica attiva, intervenne più volte pubblicamente sui tanti problemi cittadini che affrontava con lucidità e con piglio combattivo, com’era nel suo carattere, sempre in favore dello sviluppo di Gorizia, città alla quale era legato da un amore profondo. Attivissimo nel campo della cultura e apprezzato chitarrista jazz, fu tra i fondatori del circolo culturale Gaetano Salvemini, con il quale organizzò a Gorizia alcuni eventi indimenticabili, tra i quali il concerto del Modern Jazz Quartet che si svolse alla Ginnastica Goriziana nel 1969 davanti a spettatori provenienti da tutta Italia, e il concerto di Earl Hines tenutosi nel 1974 al teatro Verdi. Fu anche un grande sportivo, amico e sodale del basket goriziano e presidente dell’associazione sportiva Arte Bittesini. Lascia la moglie Loredana Rossi e le figlie Maria Giovanna, professore universitario e Alessandra, avvocato, i fratelli Antonio e Tiziana. E tantissimi amici. Ancora da stabilire data e orario del funerale.
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