Si è spento Ferletti Talento poliedrico pittore e insegnante

Schivo, molto colto, delicato d’animo e con una mano eccezionale per il disegno. Questo era il pittore Giorgio Ferletti, spentosi venerdì a Trieste nella sua abitazione dopo lunga malattia. A causa della sua naturale ritrosia non era molto noto al grande pubblico, ma veniva assai apprezzato in ambito artistico e culturale dagli addetti ai lavori. Com’era vissuto, così se n’è andato, in silenzio, all’età di 77 anni.
Nato il 15 luglio ’43, si era formato nel dopoguerra all’Istituto Statale d’Arte Nordio con maestri quali Bastianutto, Carà, De Gauss, Caramori, Cogno, Predonzani, Russian. Dotato di un grande talento per la costumistica e la scenografia e assai appassionato di musica, in particolare d’opera, e di cinema, nei suoi lavori coniugava il senso poetico della vita a intuizioni cromatiche morbide e vitali, riuscendo con raffinata abilità a forgiare manualmente anche eleganti modellini di scene teatrali, in cui il senso del gioco, insito nell’azione scenica, era magistralmente coniugato alla magia del palcoscenico. Ma, forse a causa della sua grande riservatezza, non aveva sfondato nel mondo del teatro, dedicandosi invece all’insegnamento. Lascia una collezione cospicua di dvd, video, libretti teatrali, film, dischi, tematiche in cui era preparatissimo, e tanti disegni, bozzetti per scenografie e teatrali, di cui andava particolarmente fiero, come ricorda l’amico pittore Claudio Sivini, fondatore del gruppo “Amici del venerdì” al Caffè Stella Polare, dove si ritrovano tuttora vecchi compagni dell’Istituto Nordio e artisti e al quale Ferletti aveva aderito.
Grande finezza riponeva pure nei lavori grafici, poiché era stato attivo per anni nei corsi di incisione tenuti da Mirella Sbisà per conto dell’Università Popolare. Opere dedicate al teatro e grafiche, che Ferletti aveva esposto raramente, suscitando tuttavia nelle prestigiose sedi istituzionali in cui i suoi lavori erano stati presentati forte interesse e vivo apprezzamento. I funerali mercoledì alle 10.45 a Sant’Anna. —
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