Si perde per la nebbia e passa la notte in barca nella laguna

MARANO LAGUNARE. Ha trascorso tutta la notte nella sua imbarcazione, avvolto dalla nebbia nella laguna di Marano. Ma ieri mattina all’alba, mentre i vigili del fuoco di Udine allertati dalla...

MARANO LAGUNARE. Ha trascorso tutta la notte nella sua imbarcazione, avvolto dalla nebbia nella laguna di Marano.

Ma ieri mattina all’alba, mentre i vigili del fuoco di Udine allertati dalla Capitaneria di porto, lo stavano cercando, lui era già arrivato a casa lasciandosi alle spalle la disavventura notturna.

Un diportista della zona era uscito giovedì in barca partendo dalla località di Bevazzana di Latisana. La nebbia che si è alzata molto velocemente in serata gli ha fatto perdere l’orientamento impedendogli di poter tornare in porto in sicurezza.

Subito ha dato l’allarme dopo aver cercato di rientrare da solo ma senza riuscirci. Il buio e la nebbia fitta non gli consentivano di proseguire nella giusta direzione.

Non disponendo di alcun sistema di localizzazione, per i soccorritori era di fatto impossibile riuscire a individuare durante la notte il punto esatto in cui si trovava il diportista residente nella Bassa friulana.

Sono rimasti in contatto telefonico con lui e anche con la moglie che lo stava aspettando a casa per rassicurarla e tranquillizzarla. Le squadre di soccorso si sono messe alla ricerca dalle prime ore di ieri per individuare l’imbarcazione e per metterlo in salvo. Ma dell’uomo e della sua imbarcazione non c’era alcuna traccia.

Poco dopo si è scoperto che alle prime luci dell’alba, nonostante la nebbia fosse ancora molto fitta e avvolgesse ancora la laguna di Marano, il diportista ha deciso di non attendere l’arrivo delle squadre di soccorso ma di fare rientro in porto autonomamente e di tornare a casa dalla sua famiglia.

Il tutto senza però prima avvisare telefonicamente, così come aveva dato l’allarme la sera prima quando velocemente era scesa la nebbia e poi i soccorritori che avevano raggiunto la laguna avevano già avviato le ricerche.

Viviana Zamarian

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