Si sente male dopo il vaccino Il legale chiede una perizia

G.s.
Foto BRUNI 08.11.2019 Incontro pubblico al Knulp sul Fine vita
Foto BRUNI 08.11.2019 Incontro pubblico al Knulp sul Fine vita

L’avvocato Giovanna Augusta de’ Manzano chiederà una perizia medica per una propria assistita, una cinquantenne triestina che sostiene di essersi sentita male dopo aver ricevuto la prima dose Pfizer.

La donna, C.D. le sue iniziali, si è vaccinata l’11 giugno. «Circa una settimana dopo – spiega l’avvocato – la signora ha avuto una pesante reazione allergica».

La paziente dice di aver avvertito un forte mal di testa e agli occhi, nausea, diarrea e la lingua ingrossata, oltre a un arrossamento e bolle sulla pelle in più zone del corpo.

Quando ha avuto questi sintomi la cinquantenne ha chiamato l’ambulanza. Il verbale di intervento del 118 fa riferimento a «una reazione allergica» e a un «edema alla lingua». Nei giorni successivi (il 9 luglio) la paziente, dipendente di una casa di riposo, è stata sottoposta a una visita allergologica.

«In anamnesi prurito ed edema della lingua dopo 5 giorni dalla vaccinazione anti-Covid – si legge nel referto dello specialista – e da allora sintomi pruriginosi ricorrenti. È difficile sapere se questi sintomi possano essere stati scatenati dal vaccino. Per il momento opportuno evitare la seconda dose». Non c’è dunque alcuna prova di una correlazione diretta tra il vaccino e la reazione allergica.

«La mia assistita sta ancora male, a fasi alterne», precisa l’avvocato de’ Manzano. «La perizia che intendo sollecitare è finalizzata proprio ad accertare il nesso di causalità tra la dose e la reazione. Intendo adire le vie legali competenti a tutela della signora, tanto più che non mi risulta che questo sia un caso isolato. Serve quindi chiarezza».

La cinquantenne triestina al momento non è rientrata al lavoro in casa di riposo. «La signora sta combattendo contro questi sintomi che si ripresentano di continuo», ribadisce l’avvocato: «Sono reazioni avverse sul cui rischio non è stata assolutamente informata al momento della somministrazione del vaccino».—



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