Sistemi di videosorveglianza, fallita la Syac

Sentenza in Tribunale, ma stipulato un affitto d’azienda con la modenese Techboard
Di Corrado Barbacini
Lasorte Trieste 20/07/10 - Foro Ulpiano, Tribunale
Lasorte Trieste 20/07/10 - Foro Ulpiano, Tribunale

È fallita la Syac, l’azienda leader mondiale nei sistemi di videorveglianza. Ma ancor prima della sentenza pronunciata dal giudice Giovanni Sansone, è entrata in gioco - con un contratto di affitto d’azienda - la società modenese Techboard, attiva nel settore dei circuiti stampati. Che ha anche preso in carico, per tutta la durata del contratto, i venti dipendenti triestini della Syac. La sentenza di fallimento della Syoc (che aveva un fatturato di 6 milioni di euro) è stata pronunciata lo scorso 25 febbraio, quando sono scaduti i termini concessi all’ex amminisatore delegato Riccardo Mazzurco che era stato nominato liquidatore. Ma il concordato preventivo per la vendita non ha portato a nulla per risolvere il grave problema finanziario, dell’ordine di 2 milioni e mezzo di euro. Curatore è stato nominato il commercialista Piergiorgio Renier che dovrà alienare i beni per sanare la rilevante passività. Una situazione causata, a quanto pare, dalle conseguenze della globalizzazione nel settore delle tecnologie d’eccellenza. In pratica negli ultimi anni la Syac si era trovata a far fronte alla concorrenza di colossi come Samsung e Mitsubishi che avevano immesso sul mercato prodotti a prezzi più convenienti proponendoli in una rete commerciale collaudata.

Nello scorso novembre è stato stipulato nello studio di un notaio di Modena il contratto d’affitto d’azienda della Syac. E da gennaio di fatto la Syac è entrata nell’orbita della modenese Techboard, che tuttavia al momento non ha presentato alcuna proposta di acquisto. Ma non si può escludere che dopo il fallimento sentenziato pochi giorni fa possa in qualche modo entrare direttamente nella proprietà.

In passato la Syac è stata anzitutto un’azienda pionieristica nei sistemi di sicurezza intelligenti. Sorta nel 1988, si è posta come riferimento nazionale e internazionale proprio per queste particolari tecnologie. La sua presenza, con società proprie tra l’altro, è riscontrabile in Stati Uniti, Inghilterra, Messico, Brasile, Lituania, Ucraina. A questi Paesi si aggiungono quelli nei quali Techboard è già attiva, cioè India, Cina, Tunisia.

Acquisendo in affitto Syac, Techboard ha voluto espandersi nel mercato mercato globale della sicurezza elettronica di alto livello includendo le tecnologie e le conoscenze già sviluppate dall’azienda triestina.

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