Sistiana, Caravella sicura per bagnanti e scalatori

In seguito alla frana sotto il campeggio era stato proibito avvicinarsi e arrampicare Dopo i lavori e le perizie geologiche l’ordinanza è stata finalmente revocata
Di Tiziana Carpinelli
Lasorte Trieste 12/06/13 - Sistiana, Caravella, Frana, Caduta Massi
Lasorte Trieste 12/06/13 - Sistiana, Caravella, Frana, Caduta Massi

DUINO AURISINA. A Sistiana mare non sono più off-limits due tra i settori più frequentati dai patiti dell'arrampicata sportiva: il Bunker e la Panza dell'Elefante. Semaforo verde per i climbers, dunque: il sindaco Vladimir Kukanja ha infatti revocato l'ordinanza contingibile e urgente con la quale aveva interdetto l'area della Caravella in cui si era verificato, oltre un anno fa, il crollo di una parte della parete rocciosa. Il provvedimento si era reso necessario a seguito della frana, di dimensioni piuttosto ampie, che era stata segnalata dalla Polizia di Stato e aveva provocato l'istituzione di un divieto di accesso alla zona soggetta a cedimento.

Negli ultimi mesi la società Igm Sistiana mare srl, titolare della Caravella e in possesso anche del sito franato, ha provveduto ad effettuare tutti gli interventi prescritti, nell'ottica di rendere nuovamente fruibile, in totale sicurezza, la zona. E così lo scorso 30 maggio ha comunicato l'ultimazione a regola d'arte dei lavori di ripristino della parete rocciosa dalla quale si era staccato il masso. Frana che, ricordiamo, per fortuna era avvenuta di notte e non aveva dunque arrecato danni né a persone né a cose. Un evento fortunoso, data l'assidua frequentazione dei bagnanti.

Dunque il sindaco Kukanja, alla luce anche della relazione geologica condotta dai geologi Carlo Brusca e Antonio Klingendrath e degli esiti del sopralluogo dell'ufficio tecnico comunale avvenuto ai primi di giugno, ha revocato l'ordinanza emessa il 28 giugno 2013, considerando che “sono venuti meno i presupposti e le condizioni per mantenere il divieto di accesso dell'area” e che “non sussistono più situazioni in grado di costituire pericolo e pregiudizio per l'incolumità pubblica”. Di qui la riapertura dell'accesso. L'ordinanza di revoca è stata trasmessa, per conoscenza, anche alle forze dell'ordine e alla Capitaneria di porto di Trieste.

«In Caravella – spiega l'ad Massimo Suppancig – abbiamo compiuto un disgaggio accurato di tutto il fronte, quindici metri a destra e quindici metri a sinistra della porzione franata». Un anno fa il divieto d'accesso ai settori d'arrampicata aveva provocato il malumore nei patiti della roccia: soprattutto il settore della Panza dell'Elefante è infatti da sempre molto apprezzato. In primis perché al pomeriggio risulta in ombra (e quindi fruibile anche in piena estate) e poi per il fatto di essere a due passi dal mare: gli sportivi si possono rinfrescare subito dopo le fatiche compiute. Inoltre la roccia è in quel punto ottima e vi si trovano vie molto lunghe anche con due tiri di corda, cosa piuttosto rara dalle nostre parti. Le vie d'arrampicata sportiva, va ricordato, sono un'importante risorsa ricreativa del territorio.

Il crollo si era precisamente verificato al confine di proprietà tra la Caravella e il sovrastante campeggio MarePineta. La zona della frana era stata ispezionata anche dai tecnici della Regione.

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