Slovenia, con i super pedaggi penalizzati i frontalieri

L’inedita tariffa settimanale di 15 euro favorisce solo i turisti. L’ex premier Jansa attacca: «Abbiamo ceduto alle pressioni dell’Unione»
LUBIANA. «Il governo sloveno è venuto incontro alle richieste della Commissione europea e ha deciso di introdurre, a partire da luglio, i nuovi bollini autostradali settimanali, ma per gli automobilisti cambierà in realtà ben poco: le «vignette» slovene continueranno a essere le più costose d’Europa.


Lubiana, ha annunciato il ministro dei Trasporti Patrick Vlacic, eliminerà i bollini semestrali da 35 euro, porterà il prezzo di quelli annuali da 55 a 95 euro e introdurrà i bollini settimanali da 15 euro. Per tutti i turisti stranieri in transito, che avevano protestato duramente per il sistema che li costringeva ad acquistare perlomeno il bollino semestrale anche per un solo passaggio - allo stesso prezzo degli automobilisti locali che usano la rete autostradale tutti i giorni», a livello di spesa cambierà pochissimo. È poco probabile, infatti, che uno rimanga in vacanza meno di 7 giorni, per cui, tra andata e ritorno, sarà costretto ad acquistare due bollini settimanali per attraversare la Slovenia, e dunque spendere 30 euro, solo 5 in meno di quanto costava finora la «vignetta» da sei mesi.


Per fare un confronto, in tutti gli altri Paesi che hanno adottato questo sistema di pedaggio, anche i bollini mensili costano meno del bollino settimanale sloveno. Quelli settimanali, poi, costano la metà o anche meno. I più cari sono quelli settimanali nella Repubblica ceca (8 euro) e in Austria (7,7 euro ma per 10 giorni).

A livello annuale, costano di più solo i bollini ungheresi (125 euro) ma in compenso quelli settimanali sono molto più a buon prezzo rispetto la Slovenia. In questo momento, comunque, in attesa dell’approvazione della nuova normativa e della sua entrata in vigore, a partire dal primo luglio, le cose restano invariate: è possibile acquistare il bollino annuale da 55 euro (valido fino al 31 gennaio del 2010) e quello semestrale da 35 euro (valido per sei mesi dalla data d’acquisto). In Slovenia, le prime reazioni sono divise.


Per parte dell’opinione pubblica e delle forze politiche, introdurre le «vignette» di breve durata era l’unica soluzione possibile per evitare le sanzioni della Commissione europea, che lo scorso ottobre aveva avviato il procedimento d’infrazione, nonché l’unico modo per sbloccare i mezzi europei destinati alla costruzione di alcuni tratti autostradali, bloccati proprio in attesa di una risposta di Lubiana alle accuse di discriminazione degli automobilisti stranieri.


Per altri invece, come per esempio il Partito democratico dell’ex premier Janez Jansa, si è trattato di un cedimento alle pressioni del commissario europeo ai trasporti Antonio Tajani. In Croazia, l’Automobile club ha salutato la novità come positiva ma alcuni quotidiani, come il «Novi List» di Fiume, hanno sottolineato che i bollini autostradali sloveni, anche dopo il 1.o luglio, resteranno i più cari d’Europa. Nel 2008, la Società autostrade slovene (Dars) ha venduto 900.000 bollini semestrali ai cittadini sloveni, quest anno invece ne ha venduti 760.000 annuali. Migliaia di guidatori, hanno rilevato alla Dars, riescono a eludere i controlli, che saranno pertanto intensificati. In Slovenia, ricordiamo, i bollini autostradali sono obbligatori per circolare sia sulle autostrade che sulle strade a scorrimento veloce.

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