Slow Food resuscita la maialatura nell’Isontino
SAVOGNA. Negli ultimi anni l'iniziativa della maialatura è divenuta un evento ricorrente in Regione. Diversi sono stati gli appuntamenti organizzati da Slow food in Regione. Quest'anno, l'incontro si è tenuto nel territorio della Condotta di Gorizia e più precisanente nella storica locanda Devetak a San Michele del Carso. La Condotta di Trieste, assieme a Gorizia, ha promosso una formula semplice: acquisito un maiale, questo viene allevato e quindi macellato (in questo caso dal norcino Renato Toros). Dalla lavorazione si ottengono vari prodotti edibili. Una parte di essi costituirà il pranzo conviviale, altri vengono poi consegnati attraversole cosiddette "quote porcine". Così è stato nei giorni scorsi nel Goriziano, per la gioia del palato di una cinquantina di persone, provenienti anche dal Veneto. Il gran convivio prevedeva una serie di portate, dall'antipasto agli altri piatti, tutti a base di carne di maiale, alternati da eccellenti vini della zona.
La tradizione popolare è stata sottolineata dal fiduciario triestino Sergio Gobet, che ha ribadito come il concetto di “buono, pulito, giusto” viene coniugato anche attraverso questi progetti. Nella storia della civiltà contadina, la macellazione del maiale era un momento significativo che permetteva alla famiglia la costituzione di una buona dispensa che doveva durare, permettendo così il suo sostentamento. Piatti della tradizione popolare in un'ottica di alta ristorazione quella del locale scelto per l'occasione, punto di riferimento ineludibile nella locanda Devetak.
Un saluto è stato dato pure dal titolare Augustin che, assieme alla moglie e allo staff, ha ricordato la storicità del punto di ristoro che data al 1870, ricordando l'antica tradizione della famiglia e dell'attività di ospitalità agreste. Salsicce e cotechini sono stati ritirati dai commensali nell'attigua azienda agricola Devetak Sara, che ha accompagnato i partecipanti e riferito l'attività agricola e la conversione a una scelta di cura del territorio. Qui, i gustosi salami sono conservati per la stagionatura, pronti al ritiro fra alcuni mesi.
Gianni Pistrini
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