Solo una nuova onorificenza: va al maestro Magnarin
Anche a Gorizia sarà una Festa della Repubblica “sobria” quella in programma domani. Come richiesto dal Governo sarà un 2 Giugno in tono minore, a partire dal numero degli insigniti: uno soltanto. A ricevere dalle mani del prefetto Maria Augusta Marrosu il diploma di Cavaliere al merito della Repubblica italiana sarà il maestro Giorgio Magnarin. La cerimonia verrà celebrata all’Auditorium di via Roma alle 17.15. Dopo la consegna dell’onorificenza del presidente Napolitano l’Orchestra di fiati “Città di Gorizia” diretta dallo stesso Magnarin, terrà un concerto. La celebrazione si concluderà in piazza Vittoria con il concerto alle 19 della fanfara della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” e con l’ammainabandiera solenne delle 19.30 accompagnato dal coro giovanile dei licei goriziani diretto dalla professoressa Manuela Marussi.
Al mattino nel giardino della prefettura (in caso di maltempo nella galleria comunale “Dora Bassi” di via Roma) il prefetto Marrosu consegnerà nove medaglie d’onore concesse dal presidente della Repubblica a familiari di cittadini italiani militari e civili deceduti o deportati nei lager nazisti e destinati ai lavori forzati. Stralcio della Giornata della Memoria, la cerimonia inizierà alle 12. Le medaglie verranno consegnate a: Umberta Ulrich Bonin di Ronchi dei Legionari (sorella di Dino Ulrich, internato civile nel campo di concentramento di Mauthausen); Claudio Isabettini di Ronchi dei Legionari (figlio di Luigi Isabettini, internato militare in Germania), Sergio Bolsi di Gradisca ((figlio di Enrico Bolsi, internato civile in Germania), Gabriella Furlan di Monfalcone (figlia di Albino Furlan, internato militare a Bergen), Daniela Marcuzzi di Monfalcone (figlia di Guido Marcuzzi, internato civile a Dachau), Loris Medeot di San Lorenzo (figlio di Luigi Medeot, internato militare), Elisa Glavina di Turriaco (figlia di Bianca Torre Glavina (internata civile nei campi di concentramento di Auschwitz, Birkenau, Ravensbruck, ed Eberswalde) e Leopoldo Scarcia di San Canzian (figlio di Vincenzo Scarcia, internato militare in Germania).
Le iniziative promosse per celebrare il 67° anniversario dalla fondazione della repubblica sono aperte a tutta la cittadinanza.
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