Sotto sfratto 500 famiglie Sos lanciato al prefetto

Cinquecento famiglia triestine rischiano di finire da un giorno all’altro sulla strada. Sono quelle su cui pendono richieste di sfratto innescate da “morosità incolpevole”, l’impossibilità cioé di pagare l’affitto per la perdita del posto di lavoro e la decurtazione del reddito dovuta alla crisi o ad altri fattori imprevedibili. Una situazione che rischia di diventare esplosiva e che Alfredo Racovelli portavoce dell’Assemblea sociale per la casa ha voluto rappresentare ieri al prefetto Francesca Adelaide Garufi. «Il prefetto ha spiegato che non è nelle sue competenze decretare una moratoria - riferisce Racovelli - ma ha assicurato la convocazione entro breve di un Tavolo con Comune e Regione affinché vengano messi in atto gli aiuti già previsti dalla legge 124 del 2013 ma mai attuati. Un primo passo che abbiamo accolto con un certa soddisfazione anche se abbiamo in preparazione un’altra serie di inziative tra le quali una richiesta di incontro al presidente del Tribunale al quale spetta la responsabilità di decidere sulle singole richieste di rinvio visto che a livello nazionale non è stata decretata alcuna proroga degli sfratti».
Racovelli è stato accompagnato dal consigliere regionale Giulio Lauri (Sel) e da quelli comunali Stefan Cok (Pd), Paolo Menis (M5S), Roberto Decarli (Trieste Cambia), Marino Sossi (Sel) e Iztok Furlanic (Rifondazione comunista) oltre che da Fabio Bonetta direttore dell’Itis che ha voluto portare la propria testimonianza su come la crisi stia pesando sulle condizioni di vita degli anziani ben ventimila dei quali in città vivono da soli. Oltretutto i pensionati non hanno diritto ad accedere ai fondi stanziati per la morosità. «In base alla legge del 2013 - spiega Racovelli - i Comuni sono tenuti a stilare una graduatoria degli sfrattati che metta in cima coloro che si trovano in condizioni maggiormente disagiate, mentre la stessa legge prevede anche il passaggio di casa in casa per gli afrattati con alloggi di emergenza assegnati dalle amministrazioni. Il prefetto ci ha detto - ha riferito ancora Racovelli di aver chiesto ancora nel luglio scorso questa graduatoria ai Comuni di Trieste, Muggia e Duino Aurisina, ma di non aver avuto alcuna risposta. Il Comune di Gorizia ad esempio questa graduatoria l’ha invece ben che stilata».
Sempre secondo l’Associazione per la casa, la Regione avrebbe previsto in bilancio un milione e 800mila euro che sarebbero in grado di aiutare almeno 200 delle 1.200 famiglie che sarebbero sotto sfratto per morosità incolpevole in tutto il Friuli Venezia Giulia, ma i soldi però non sarebbero ancora realmente disponibili. L’Associazione ha ottenuto l’incontro di ieri dopo aver inviato al prefetto una lettera in cui si rilevava che il ministro Lupi dopo molti anni ha rifiutato di decretare una proroga degli sfratti anche per quelle famiglie particolarmente disagiate con disabili e malati terminali. (s.m.)
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