Sanificati i sottopassi di piazza della Libertà a Trieste: «Ridotti a una latrina»
La pulizia dai rifiuti, poi il tombamento definitivo con lamiere. Il sindaco Dipiazza: «Situazione ingestibile, non li riapriremo mai più»

Bonificati e tombati, chiusi definitivamente. I tre sottopassaggi di piazza Libertà – i due nell’area del giardino e quello dinanzi la stazione – saranno d’ora in poi blindati con delle lamiere grigie, quello su viale Miramare chiuso con un cancello in ferro battuto.
Il sindaco Roberto Dipiazza lo aveva annunciato già lo scorso settembre: otto mesi dopo, e ottenuti tutti i permessi, le grate sono arrivate. «Erano ridotti a una latrina: ora basta, li chiudiamo una volta per tutte», afferma il primo cittadino, passato mercoleedì mattina a monitorare i lavori nella piazza popolata da una trentina di migranti. Una lastra dopo l’altra, per l’ora di pranzo già due sottopassaggi erano ormai “tappati”.
Evidentemente lo sgombero del Silos, poco meno di un anno fa, e quello di largo Santos non sono bastati ad allontanare il degrado dal centro cittadino, con quel giardinetto ridotto ogni mattina in condizioni impressionanti. Invaso da avanzi di cibo e lattine, maleodorante a causa dell’urina e altre deiezioni, fatte per strada in assenza di altre soluzioni. Particolarmente mal ridotti i tre sottopassaggi più vicini alla piazza, nei mesi ridotti a delle vere e proprie pattumiere in cui senza fissa dimora (ma non solo) gettavano i propri rifiuti.
A poco è servito pulirli e bonificarli ripetutamente, così come tentare di chiuderli con dei cancelletti: soluzione che a dire il vero non ha fatto altro che peggiorare la situazione, visto che bastava scendere pochi gradini per gettare gli scarti oltre le grate in ferro. È stato quindi necessario stanziare 50 mila euro tondi tondi per sigillare una volta per tutte quei sottopassaggi, tombandoli con delle lamiere posizionate a livello del marciapiede.

L’unico che rimarrà “aperto” è il sottopasso davanti al supermercato Pam – più distante dalla piazza e valutato “meno critico” – che sarà comunque messo in sicurezza con un’inferriata. I sottopassaggi saranno quindi di fatto inutilizzabili. A tal proposito il sindaco Dipiazza fa comunque presente che «di fatto non servono più a molto e non vengono utilizzati, visto che ci sono le nuove strisce pedonali verso largo Santos e in viale Miramare: almeno così – rincara il primo cittadino – evitiamo che si riempiano nuovamente di rifiuti, perché la situazione era diventata davvero ingestibile».
I lavori di montaggio sono entrati nel vivo martedì sera e dovrebbero concludersi nella giornata di venerdì, sotto lo sguardo dei profughi tornati a riposare tra le aiuole e lavarsi il viso alla fontanella di piazza Libertà. Misura accolta con non poche perplessità dalla consiglierà del Pd Valentina Repini, che sul tema ha presentato un’interrogazione rivolta proprio al sindaco e all’assessore al Sociale Massimo Tognolli.
«La risposta al disagio sociale – così Repini – non può essere la chiusura degli occhi o delle vie di passaggio. Inaccettabile che si continui ad agire senza una visione complessiva, e senza garantire condizioni minime di dignità e accoglienza. Servono interventi concreti e risorse dedicate per affrontare la questione con umanità e responsabilità istituzionale».
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