Speronata durante la regata barca della giuria: 2 feriti

È accaduto nel corso della Muggia-Portorose al largo di Punta Grossa A Cattinara i due commissari. Lo scafo investitore non partecipava alla gara
Di Laura Tonero

Muggia-Portorose-Muggia. La regata dell’amicizia (così la chiama il sito turistico di Portorose) finita con due giudici di gara all’ospedale di Cattinara. La loro barca, un motoscafo di 11 metri, è stato speronato mentre era all’ancora al largo di Punta Grossa da una barca a vela della domenica. Da non credere. Quasi una barzelletta se non fosse che l’incidente ha rischiato di avere conseguenze gravi. La barca a vela proveniente da Trieste, 12 metri, passava di lì per caso impegnata in una gita con famiglia in Istria. Erano all’incirca le 14 quando è finita per sbaglio diritta contro il motoscafo dei giudici di gara provocando uno squarcio su un lato e scaraventandoli entrambi a terra. Sono stati soccorsi dalla capitaneria del Porto di Trieste e trasportati all’ospedale di Cattinara dove sono state medicate le ferite per fortuna lievi alla spalla e al polso. Protagonisti della brutta disavventura sono i triestini Fabio Bassan (Lega navale italiana) e Alessandra Ferrara (Circolo Vela Muggia), ufficiali di regata nella gara inserita nella nona edizione della Settimana internazionale dei Tre Golfi. «Noi eravamo al cancello della Muggia-Portorose-Muggia, fermi all’ancora, 100 metri al largo di Punta Grossa, in attesa che arrivassero le barche della regata, quando ci è arrivata addosso un 40 piedi a vela che proveniva da Trieste e andava verso Capodistria», racconta Bassan ancora sotto choc per l’enorme spavento che ha richiesto un supplemento di controlli cardiaci a Cattinara. Il motoscafo dei giudici di gara, di proprietà di Bassan, proveniva da Portorose dove e si era fermato a Punta Grossa per prendere i tempi delle barche prima dell’arrivo a Muggia. «Non mi ricordo a memoria che sia mai successo qualcosa del genere a Trieste. Non sicuramente durante una regata» aggiunge Bassan. Ma come può essere accaduto? «Ha raccontato che ci aveva visto solo che dopo si era dimenticato di noi. Anche lui è sotto choc» racconta l’ispettore di regata triestino. Una distrazione fatale. L’impatto è stato forte. «L’interno del motoscafo è esploso completamente. Lo squarcio è enorme. La barca a vela non si è fatta quasi nulla. È entrata dentro con l’ancora». La stima dei danni è attorno ai 50mila euro. La regata dell’amicizia Muggia- Portorose-Muggia è proseguita e si è conclusa regolarmente. Senza però i tempi dei due giudici di gara costretti a un fuori programma a Cattinara. «Quando uno va a vela o a motore deve stare attento e non perdere mai la concentrazione. Neppure per un attimo. La sicurezza in mare è fondamentale. Mi dispiace anche per chi ci ha speronato. So che ci è rimasto malissimo. La realtà è che il mestiere di ufficiali di regata, che è gratuito, ha i suoi rischi. Siamo in mezzo a barche piccole o enormi che ci possono investire» conclude Bassan. Ed è quello che è avvenuto ieri al largo di Punta Grossa.

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