Sportelli in crisi UniCredit accorpa L’ex Veneto Banca chiude la cassa

Gli istituti di credito riorganizzano la rete sull’intero territorio Un negozio nell’ex Crup, ma la Commerciale sempre vuota
Bumbaca Gorizia 11.07.2018 Banca Unicredit corso Italia cartello chiusura © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 11.07.2018 Banca Unicredit corso Italia cartello chiusura © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



“Cambiamo indirizzo, ma la nostra attenzione per te resta”. Recita così il manifesto che avvisa come dal 23 luglio la filiale UniCredit di corso Italia si “trasferirà” in corso Verdi 125. Più che un trasferimento, sarà un accorpamento e, presumibilmente, l’operazione lascerà nuove vetrine del centro cittadino vuote. Al di là della questione strettamente urbana, il trasloco si inserisce in un trend ormai inarrestabile di chiusure e razionalizzazioni. L’operazione ha la sua logica. Con un servizio sempre più on-line, due sportelli a 300 metri di distanza l’uno dall’altro rappresentano uno spreco di risorse tanto economiche quanto umane.

«UniCredit sta realizzando un importante piano di riorganizzazione della propria rete commerciale in Italia», spiega l’istituto bancario in una nota, aggiungendo che i mutati comportamenti e le nuove abitudini della clientela in ambito bancario hanno portato a un uso massiccio dei canali “alternativi”. Ad oggi, a Gorizia, il 95% dei prelievi viene effettuo attraverso “canali evoluti”, così come il 97% dei bonifici, il 93% dei pagamenti e il 67% dei versamenti. La conseguenza, spiega quindi UniCredit è la « consistente riduzione dell’interazione con il canale “fisico” delle filiali». «Per questo motivo - prosegue l’azienda - la banca, e in considerazione della prossimità e della centralità della filiale di corso Verdi, dove saranno trasferiti i rapporti bancari della clientela, ha deciso di chiudere lo sportello di Gorizia corso Italia».

I vertici della banca hanno incontrato nei giorni scorsi il sindaco Rodolfo Ziberna assicurando che sarà mantenuto lo stesso livello occupazionale e che il servizio verrà rafforzato con la creazione di un’Area Self dotata delle più moderne strumentazioni tecnologiche, strumentazioni che la renderanno accessibile 24 ore su 24. «Presso la filiale di destinazione verrà inoltre prolungato l’orario del servizio di cassa, attualmente previsto solo al mattino, e verrà installata un’ulteriore “cassa veloce”», comunica UniCredit precisando poi che i clienti interessati potranno spostare i propri rapporti in qualsiasi altra agenzia «a loro più congeniale» e che, in ogni caso, per bonifici, stipendi e pensioni accreditati presso i conti correnti oggetto di trasferimento «è previsto lo spostamento diretto e automatico sui rapporti contraddistinti dal nuovo Iban, senza aggravi e incombenze a carico dei clienti».

Per UniCredit non si tratta del primo accorpamento. Anni fa l’istituto di credito aveva già chiuso la filiale di via Buonarroti dove poi ha trovato posto la Banca popolare di Cividale. L’iniziativa, come detto, segue poi un trend generale.

A tal proposito dal 2 luglio l’ex Veneto Banca di piazza del Municipio ha sospeso l’attività della cassa. Dopo il crak, l’istituto di Montebelluna è stato acquistato da Intesa San Paolo come anche la Banca di Vicenza e gli sportelli delle due banche venete sono state accorpate tra loro. La banca di piazza Municipio è diventata sub-filiale dell’ex Banca di Vicenza e dalla scorsa settimana è operativa solo per le consulenze. Per ora non sembra essere previsto un disimpegno dai locali all’angolo con via Barzellini, ma se l’ex Crup di corso Italia, già quartier generale della campagna elettorale del sindaco Ziberna è stata riconvertita in negozio, l’ex Commerciale dopo la parentesi della sede per le regionali di Romoli, rimane chiusa. In attesa di scoprire che ne sarà della sede UniCredit, il trasloco intanto è già iniziato. —



Riproduzione riservata © Il Piccolo