Spuntano i parcheggi rosa gradesi a prova di civiltà

Non sono previste multe per chi li occuperà indebitamente ma il loro utilizzo è lasciato al buon senso di tutti. Iniziativa a favore delle neo e future mamme
Altran Pieris-parcheggio rosa x mamme
Altran Pieris-parcheggio rosa x mamme



«Un gesto di cortesia–parcheggio rosa messo a disposizione dei veicoli utilizzati da donne in gravidanza o neomamme munite di contrassegno”.

Sarà questa l’indicazione posta sulla segnaletica verticale di tre “parcheggi rosa” ubicati rispettivamente in via Carducci, all’altezza dell’intersezione con via Colombo; in via Leonardo da Vinci, all’altezza dell’intersezione con via Fiume; in via Conte di Grado, all’altezza dell’intersezione con la via Marchesini.

Lo prevede l’ordinanza del comando di polizia locale seguente alla decisione della giunta comunale di creare i “parcheggi rosa” che, come è stato specificato sia nella delibera e sia nell’ordinanza, sono parcheggi di cortesia, di 2,50 x 5 metri, per facilitare la mobilità delle donne in gravidanza e delle neomamme con prole fino a18 mesi di età.

L’indicazione posta sulla segnaletica verticale d questi parcheggi rosa non costituisce prescrizione ai sensi del Codice della Strada in quanto non sono previsti dallo stesso.

Nessuna sanzione, dunque, per l’occupazione indebita di questi parcheggi ma tutto «si baserà esclusivamente – come precisa la giunta comunale – sulla responsabilità e sul senso civico dei cittadini e di tutti gli utenti della strada».

Quella adottata dal Comune di Grado non è un’iniziativa nuova, anzi in altre parti d’Italia è già non solo avviata e collaudata ma anche particolarmente apprezzata.

La decisione adottata a Grado trova motivazioni nel fatto che «premesso che le donne in stato di gravidanza e le neo-mamme si muovono prevalentemente con mezzi privati, per recarsi a effettuare le visite presso strutture ospedaliere e per il trasporto del neonato, è evidente che la prolungata ricerca di parcheggio e le attività connesse alle manovre di posteggio, la ricerca di parcometri, nonché le operazioni di carico-scarico di passeggini, navette, borse, ecc. , come ben spiega la delibera giuntale, sono attività che possono rappresentare un serio problema: affaticamento fisico, assenza di parcheggio in prossimità di strutture-servizio quali ospedale, uffici pubblici e farmacie».

Ecco così la decisione dell’amministrazione comunale di creare i “parcheggi rosa” destinati ad agevolare e sostenere la mobilità delle donne in gravidanza dal 4 mese di gestazione o con “gravidanza a rischio” fin dalla data di attestazione medica nonché delle neo-mamme con prole fino a 18 mesi. —



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