Staranzano, conclusa la ristrutturazione della biblioteca civica

STARANZANO. Verrà riconsegnato a breve alla comunità uno dei pochi edifici storici di Staranzano al termina di una accurato intervento di ristrutturazione. Si tratta del complesso di via Zambon 2, centro di aggregazione culturale per tante generazioni e che continua ad esserlo ospitando al pianoterra, dal 1984, la biblioteca comunale la sala espositiva multimediale. Un palazzo carico di storia e di ricordi: un tempo la scuola accoglieva gli alunni della Bisiacaria. Lo storico locale Sergio Cucut ha scritto nel 2007 un esclusivo documento “Staranzan de ‘na volta… la vecia scola del paese”, una dettagliata ricerca sull’edificio. La nascita risale infatti al 1906, quando il Comune viveva giorni in attesa dell’indipendenza da Monfalcone. La scuola media unica continuò a funzionare nell’edificio sino al 1984.
La ristrutturazione è stata portata a termine grazie al finanziamento di 200mila euro erogato nel 2011 dalla Regione. L’impresa incaricata di Codroipo ha consegnato al Comune i lavori la scorsa settimana dopo aver completato anche le rifiniture. E’ stata effettuata l’ultima operazione, cioè il montaggio dei serramenti del piano inferiore, lucidati i parchetti dei locali, sistemati i battiscopa ed effettuata la pulizia e rinfrescate i muri di utti i lcoali.
L’intervento principale della ristrutturazione ha riguardato la ricostruzione del tetto e del secondo piano più alcuni lavori di impiantistica. La struttura da tempo era sottoposta a continue riparazioni che non avevano mai eliminato le infiltrazioni d'acqua piovana. Durante i lavori, una ventina di associazioni che non potevano svolgere la loro attività con il cantiere aperto, erano state trasferite temporaneamente. A breve questo problema non esisterà più e i sodalizi potranno tornare regolarmente nelle loro sedi originarie.
La biblioteca che si trova al piano terra, invece, non ha subito alcun trasferimento e ha potuto continuare la sua normale attività. C’era molta preoccupazione per il Comune, in special modo dell’assessore ai Lavori pubblici, Michele Rossi, in quanto a giugno dello scorso anno, la ditta che aveva vinto regolarmente l’appalto all’improvviso aveva dichiarato fallimento ancora prima di aprire il cantiere. Il Comune, quindi era corso ai ripari consultando subito l’attuale impresa, che era risultata seconda classificata nella stessa gara di appalto. «Per fortuna – commenta l’assessore Rossi – l’opera oramai è stata completata e dobbiamo solo ufficializzare l’inaugurazione anche se i locali sono già fruibili».
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