Straccis, il parroco don Vittorio: «Ora abbiamo più fedeli»

La partecipazione è in aumento. Non si può certo dire che sia di massa, ma la gente ha ritrovato la strada che porta in chiesa». Don Vittorio Tonidandel (nella foto) domani mattina alle 11 celebrerà insieme all’arcivescovo Dino De Antoni la messa per il cinquantesimo anniversario di fondazione della parrocchia di San Giuseppe Artigiano. «Straccis – ricorda – fa parte di un’unità pastorale alla quale appartengono anche le chiese di San Pio X e dei santi Vito e Modesto. Vive della sua storia: gente semplice e risente ancora della sua origine operaia». La storia della parrocchia inizia nel 1957 quando gli abitanti del quartiere costituiscono un comitato e chiedono formalmente al sindaco un’area sulla quale erigere la nuova chiesa. «A voler la parrocchia è stata la comunità – rimarca don Vittorio -. Negli anni i miei predecessori l’hanno animata molto bene, poi però, poco alla volta, c’è stato un calo della partecipazione dovuto a tante cose. Oggi piano piano c’è una ritrovata voglia di socialità. Riproporre ciò che c’era è più difficile che ripartire da capo. Oggi c’è un’ottima attività per i giovani, ma non riusciamo a riproporre le iniziative per gli anziani. Per le famiglie cerchiamo di fare dei gruppi e qualcosa si sta muovendo. Abbiamo anche tre compagnie teatrali e questo è molto bello. In ogni caso tutto si può migliorare: la parrocchia vive sull’entusiasmo delle persone. Io sono stato accolto molto bene, ma ci sono tante persone che vivono sole, o per scelta o perché anziane. Assisterle è molto importante». Il programma di domani prevede alle 11 la messa e alle 12 la benedizione dell’edicola dedicata all’Immacolata all’incrocio tra via dei Torriani e via Sile. «Tutta la comunità – sottolinea quindi don Tonidandel - è invitata a pranzo per festeggiare assieme».
Stefano Bizzi
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