Strada spianata per Bratina Comolli rinuncia all’Ascom

Colpo di scena in casa Ascom. Il presidente uscente Paolo Bratina in una newsletter fa capire di aver trovato un «importante istituto di credito» che sosterrà i commercianti e di aver instaurato anche un «nuovo e positivo andamento con le istituzioni» (oltre ad esprimerte il desiderio di essere riconfermato alla presidenza) e il suo diretto rivale, Davide Comolli, «colpito» dalla mossa dell’avversario che “sposa” le sue strategie politiche, rinuncia alla candidatura e si ritira.
Una mossa a sorpresa quella di Comolli che dopo aver lanciato “urbi et orbi” la sua candidatura per cambiare le cose nell’Ascom, fa marcia indietro alla vigilia del direttivo. «Premesso che non ho in tasca alcuna tessera di partito e che le mie competenze e titoli, per una mia eventuale candidatura alla presidenza dell’Ascom, sono suffragati dai risultati positivi delle mie attività di imprenditore e delle esperienze maturate nel settore pubblico - spiega in una nota Comolli, in passato consigliee comunale di Forza Italia a Gorizia - sono convinto di aver ottenuto da lui sufficienti garanzie e promesse sui temi cari a tanti commercianti che fino ad oggi non avevano ricevuto adeguate rassicurazioni. Quindi, nell’ottica di non creare una rottura all’interno dell’associazione, lascio che il presidente si candidi e possa essere eletto per acclamazione conscio che autorevolezza e competenza gli verranno riconosciute attraverso concreti risultati e non solo per nomina di un direttivo».
Niente fuoco alle polveri nel parlamentino dei commercianti dunque perchè non ci sarà nessuno a sfidare stasera l’uscente Bratina, 51enne imprenditore di “Nana” (ex “Benetton” e “Sisley”) eletto nel 2011 quasi all’unanimità. Davide Comolli, 47 anni, già console di Panama a Trieste, ora con un’attività commerciale di erboristeria a Monfalcone, presidente della Commissione trasporti del Gect di Gorizia e un passato di famiglia “storico”, per la nota e omonima concessionaria di automobili, lascia la mano.
Le consultazioni del direttivo - votano in 25, vale a dire i rappresentanti di tutte le categorie - sono fissate alle 20.30. Ma l’esito si saprà solo dopo discorsi programmatici e confronti: con ogni probabilità verrà formalmente comunicato dall’Ascom domani mattina.
Una sfida mancata, quella tra Bratina e Comolli, che al di là di reciproche, attestazioni di stima, avrebbe potuto rivelarsi anche serrato. Un elemento, però emerge. Pur se “uscente” e dunque passibile di non riconferma, Bratina ha voluto lasciare la sua impronta nei prossimi mesi di attività dell’associazione. Proprio in questi giorni decolla infatti un progetto che stava molto a cuore a Bratina, il quale aveva indicato in un super-manager, Lino Barbasso, la figura ideale per risollevare le sorti (commerciali, si capisce) di Monfalcone.
E proprio Barbasso, presentato al neocostituitosi gruppo del marketing, dovrebbe rimanere in zona per un anno e mezzo allo scopo di condurre in porto l’operazione. Forse una mossa assunta nelle consapevolezza di una quasi certa riconferma? Domani lo sapremo.
Quel che è certo è che, a detta dell’Ascom, sta crescendo il numero dei Centri commerciali naturali, già saliti a quota quattro. Inoltre ha appunto preso avvio anche il progetto di marketing presentato in Camera di commercio in collaborazione con Confcommercio Gorizia e Comuni interessati, che dovrebbe portare a una revisione delle strategie finora adottate dal Terziario rispetto al territorio e suggerire alle stesse amministrazioni nuovi indirizzi per la valorizzazione e promozione delle realtà di Mandamento e Provincia.
Il primo passo, come detto, è stata la costituzione in questi giorni di un gruppo di lavoro formato da Antonio Bidoli, Alex Gos, Andrea Grassetti, Alessandra Multineddu, Consuelo Puntin, Stefano Sabatti e Daniele Scochet: tutti soci dell’Ascom monfalconese con maturate esperienze professionali nel campo delle tecniche di mercato. A coordinarlo dovrebbe essere proprio Barbasso, il professionista di cui Bratina aveva già anticipato l’arrivo in Consiglio comunale. All’esperto, il vertice uscente ha proposto di prendersi carico dell’iniziativa.
«Si tratta di una figura di altissimo profilo professionale - così Bratina - con consulenze a livello internazionale, collaborazioni con prestigiose università americane e italiane, e anche con le Nazioni Unite. Spero che in questi giorni si definiscano i termini dell’accordo di collaborazione. Così altrettanto mi aspetto che vada a buon fine la trattativa con un importante istituto di credito per trovare nuove formule di finanziamento per i nostri associati, rapide e quasi a costo zero: una sorta di fondo di rotazione per arginare piccoli interventi di mancanza di liquidità. Certamente sarebbe per me una soddisfazione aggiungere questi risultati al mio percorso di presidente dell’Ascom».
Il presidente uscente sembra fiducioso della riconferma, ritenendo di avere i titoli, per via della lunga militanza nel sodalizio e dei rapporti con la Confcommercio e la Cciaa di Gorizia. Due precisazioni: la carica di presidente dell’Ascom è un titolo onorifico, che non presuppone alcun compenso. Quanto al gettone di presenza nelle sedute dell’ente camerale, ammonta a 150 euro. La nomina in Cciaa non è automatica all’elezione della presidenza Ascom e segue logiche di rotazione.
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