«Strada stretta e senza guard-rail»
Una strada pericolosa. Tra i diversi messaggi di cordoglio che il popolo di internet ha pubblicato sui social-network, non sono mancati quelli in cui gli autori hanno voluto sottolineare l’estrema pericolosità di alcuni tratti della strada regionale Salcano-Loqua dove martedì sera ha perso la vita il trentareenne carabiniere scelto del 13° Reggimento “Friuli Venezia Giulia” Fabrizio Spagnoli. Carreggiata stretta, mancanza di guard-rail in diversi tratti, pendenze impegnative, segnaletica orizzontale spesso poco visibile - quando non inesistente –: sono questi i principali elementi messi sul banco degli imputati. Nel tratto in cui è deceduto il militare originario della provincia di Teramo, la strada slovena non ha barriere perché, in teoria, il tratto rettilineo non presenta insidie. Il punto è potenzialmente più pericoloso per chi sale da Nova Gorica che per chi scende verso la pianura. All’esterno della breve curva a sinistra si trovano due vecchi paracarri in pietra che, comunque, rispetto ai moderni standard di sicurezza, appaiono obsoleti. L’incidente di martedì ha evidenziato una criticità. L’imponderabile è sempre in agguato e anche dove può sembrare superfluo installare dei guard-rail, la loro presenza potrebbe rivelarsi decisiva per salvare una vita. (s.b.)
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