Studentato nell’ex torre Telecom: la gestione affidata alla CampusX

Il contratto è ancora fresco, firmato appena una settimana fa: sarà la romana CampusX, uno dei principali operatori nel settore degli studentati, a gestire l’ex torre Telecom in via dei Bonomo, nel compendio del Giulia.
L’edificio sarà trasformato in una struttura ricettiva per studenti, ma non solo: con 310 camere e 372 posti-letto risulterà interessante anche per giovani ricercatori, per personale aziendale in trasferta, per i genitori che verranno a trovare i figli universitari. Aule-studio, palestra, caffetteria, cucina comune, play zone: l’idea non è di limitarsi a un dormitorio, ma di rendere accogliente il grande immobile tra via Giulia e via Pindemonte. L’apertura è prevista tra due anni e mezzo nel settembre 2023, il cantiere di riconversione sarà a cura della proprietà Finint. Le tariffe partiranno da una base di 470 euro.
Un passo indietro, per meglio intendere il contesto. Poco prima di Natale il Fondo Housing Sociale Fvg, controllato da Finint Sgr (collegato a sua volta alla finanziaria coneglianese guidata da Enrico Marchi), aveva comprato lo stabile dalla Ferret, la società partecipata dagli imprenditori giulio-friulani Gabriele Ritossa, Alessandro Pedone, Alberto Diasparra. Anche Ferret aveva in mente uno studentato, ma i soci hanno preferito vendere e realizzare.
A distanza di un paio di mesi dall’operazione immobiliare, Finint ha provveduto a individuare chi condurrà sul campo il contenitore. Si apre un altro interessante capitolo, perché CampusX gestisce 3.000 posti-letto distribuiti tra le residenze di Roma Tor Vergata, Firenze, Bari, Chieti. Tor Vergata, in particolare, è la più grande residenza universitaria nazionale. A breve saranno inaugurate altre due strutture a Torino, con un totale di 500 posti letto, dove verrà sperimentato il modulo “smart hostel” per soggiorni di breve periodo, modulo che - come si è visto - sarà riproposto a Trieste.
Alla fine dello scorso anno si è completato il riassetto della proprietà, per cui CampusX è ora controllato da Ernesto Albanese e Stefano Tanzi, che hanno rilevato il 60% dal gruppo Siram Veolia. Albanese, che è il nuovo presidente, è un manager di lungo corso tra Geox, Autogrill, Coni, Atahotels. Tanzi ha lavorato nella Kpmg e in 21 Investimenti. Amministratore delegato è Samuele Annibali, il quale ha sottolineato che la scommessa su Trieste poggia «sulla qualità didattica e sulla forte internazionalizzazione dei suoi studenti».
Il nuovo governo societario ha un programma ambizioso: vuole conseguire l’obiettivo dei 10.000 posti-letto nelle principali sedi univesitarie italiane. Nel 2019 CampusX ha registrato ricavi per 14,5 milioni di euro, con un margine operativo lordo di 2,5 milioni e un utile di 1,3 milioni.
Quella di CampusX diventa indirettamente una sfida anche per il Comune, che ha fermo da mesi sui tavoli politici e dirigenziali il bando di gara per trovare il gestore dei 63 alloggi ex Ardiss nella zona Urban. Un affare che interessa So.Ges., che manda avanti l’ex Ospedale militare e che a sua volta è controllata da un importante soggetto del co-living come la milanese DoveVivo. —
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