Studentessa scomparsa da un meseLa nonna: "Vittima di una setta"

La famiglia di Marilena Piretti, una studentessa di lingue, di Trieste, di 27 anni, che manca da casa da un mese, teme che dietro alla scomparsa della ragazza ci possa essere una setta. Lo ha raccontato, al Piccolo, la nonna della giovane che ha contattato anche la trasmissione "Chi l'ha visto" nel tentativo di riuscire a rintracciarla
Marilena Piretti
Marilena Piretti
TRIESTE.
I corsi di lingue al terzo anno della Scuola interpreti, le prove con il coro universitario che frequentava con passione, le uscite con gli amici e con il fidanzato storico. Fino a poco tempo fa era questa la vita di Marilena Piretti, una bella ragazza bionda di 27 anni, descritta come una persona solare e socievole. Da qualche mese, però, qualcosa si era incrinato. La donna allegra e vitale si è trasformata in una creatura taciturna, problematica e triste.


Una persona che, forse per tagliare i ponti con una realtà in cui non si riconosceva più, ha deciso di svanire nel nulla. Marilena è scomparsa il 14 gennaio scorso dopo aver fatto visita per l'ultima volta alla nonna Nella. La madre e soprattutto la zia Samantha, poco più vecchia di Marilena e legatissima a lei, hanno sperato per giorni di rivederla o di ricevere almeno una sua telefonata. Poi, non ottenendo più notizie, hanno sporto denuncia, segnalando la sparizione della ragazza e ipotizzandone anche un possibile avvicinamento a una comunità con sede a Ivrea, la Federazione Damanhur.


Realtà che, nel sito internet, si presenta come «centro di ricerca spirituale, artistica e sociale conosciuto in tutto il mondo, che porta avanti una filosofia basata sull’azione, sull’ottimismo e sull’idea che ogni essere umano vive per lasciare qualcosa di sé agli altri e contribuire alla crescita e all’evoluzione dell’intera umanità».


«Marilena aveva parlato con mio figlio di questa Damanhur già la scorsa estate - spiega la nonna -. La descriveva come un posto in cui si vive bene. Noi però abbiamo il terrore che in realtà sia una di quelle sette in cui, se entri, non esci più». A quella comunità, secondo la famiglia, la ragazza potrebbe essersi avvicinata per tentare di superare il momento buio che attraversava da qualche mese. La fine della relazione con il ragazzo con cui stava da 6 anni, sommata ai difficili rapporti con la madre, l'aveva fatta cadere nel tunnel della depressione.


«Aveva tanto bisogno di aiuto e noi abbiamo tentato in ogni modo di fornirglielo - continua la nonna -. Ma Marilena non voleva sentir parlare di medici. È un angelo fragile. Io la conosco bene perchè l'ho cresciuta fin da bambina. E non sapere dove si trovi mi sta gettando in uno stato di totale disperazione».


La nonna, come detto, è stata l’ultima parente a vedere la ragazza prima della scomparsa. «Non la sentivo da tre mesi perchè non rispondeva mai al telefono - continua la signora Nella -. Poco più di un mese fa, invece, me la sono trovata in casa con una borsa piena di vestiti. Mi ha detto "ho litigato con la mamma e ho portato qui la mia roba". Non sono riuscita a chiederle spiegazioni di quel gesto perchè, dopo un paio di minuti, se n’è andata, limitandosi ad annunciarmi al citofono che avrebbe portato presto un altro sacchetto di abiti.


Ma, purtroppo, non è più tornata». In ansia per le sorti di Marilena sono anche i suoi compagni della Scuola interpreti e gli amici del coro universitario. «Ultimamente la vedevamo molto cambiata - raccontano -. Si era tagliata i capelli cortissimi ed era dimagrita in maniera impressionante. Inoltre aveva l’aria persa e l’aspetto spesso trasandato. Una cosa insolita visto che, in passato, era sempre stata una ragazza carina e curata. Cosa la facesse stare tanto male, però, non l’aveva confidato a nessuno. Ma non c’era bisogno di tante parole per rendersi conto della sua profonda sofferenza». La speranza di amici e familiari è che Marilena, nonostante le parole spese sulla comunità di Ivrea, in realtà non si sia allontanata troppo da Trieste.


Anche perchè, al momento della scomparsa, non aveva con sè grandi quantità di denaro. L’ultima volta in cui è stata vista indossava un giubbotto di color marrone, dei pantaloni di stoffa strappati e scarpe da ginnastica di colore grigio. Riconoscerla non è difficile: ha la testa rasata con una piccola cresta al centro e porta occhiali da vista con montatura color lilla. La famiglia prega chiunque l’avesse vista o avesse sue notizie di mettersi in contatto con le forze dell’ordine o con la trasmissione ”Chi l’ha visto”, che si è già interessata al caso della ventisettenne triestina.


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