Studi internazionali, Gorizia al top in Italia

Gabassi: «Formiamo figure di altissimo livello». Consegnati i diplomi del master sul Negoziato
Bumbaca Gorizia Convegno Sanità © Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia Convegno Sanità © Foto di Pierluigi Bumbaca

Internazionale e votata al futuro. Per una volta, non solo a parole. Così, sempre più, appare Gorizia, anche fuori dai suoi piccoli confini, quantomeno in ambito accademico. Si, perché il capoluogo isontino si sta caratterizzando per essere vero polo d'attrazione per quanto riguarda la formazione universitaria e post universitaria nelle materie d'ambito internazionale. Le scienze diplomatiche – e in questo caso il ruolo ormai consolidato del Sid la fa da padrone -, ma anche più in generale l'alta specializzazione nelle relazioni internazionali. Un'occasione per rendersene conto, e fare il punto della situazione, è stata ieri la consegna dei primi cinque diplomi del neonato master in Studi internazionali e preparazione al concorso diplomatico ed alla carriera internazionale, attivato per la prima volta lo scorso anno dall'Istituto per la ricerca sul negoziato (Irn) di Gorizia. Un corso nato, anche, per il forte interessamento del Consorzio universitario, e con l'imprescindibile appoggio della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. E non a caso la consegna dei diplomi è avvenuta proprio nella sede della fondazione, in via Carducci. Alla sua prima esperienza, il master ha attirato l'interesse di ben 20 studenti che, nel 2011, presentarono domanda d'iscrizione. Di loro passarono le selezioni iniziali in 13, per poi scendere durante l'anno di lezioni a 11 e poi a 10. All'ultimo atto, al diploma, sono arrivati però appena in cinque. «Non certo per eccessiva severità o perché ci piace tarpare le ali agli iscritti – sottolinea il direttore dell'Irn Piergiorgio Gabassi -, ma perché le sfide del mercato internazionale ci impongono di formare figure di altissimo livello, e noi teniamo a tenere molto alta la qualità del master». Un corso duro quello in Studi internazionali (ben 500 ore di lezione frontale, più il lavoro a casa e le esercitazioni), che però ha già suscitato il notevole interesse dei giovani italiani. A due mesi dalla chiusura delle iscrizioni per il prossimo anno, sono già 11 le domande arrivate a Gorizia, «tutte da studenti che non hanno frequentato qui il Sid, e questo dimostra come siamo diventati polo d'attrazione anche al di fuori del nostro bacino». Del resto, come ha sottolineato ieri l'ambasciatore Francesco Bascone, il master di Gorizia si pone già al terzo posto in Italia, per fama e livello qualitativo, dopo i corsi di due colossi storici come Ispi, a Milano, e Sioi, a Roma. «E non potrà che crescere – dice Gabassi -. Confidiamo che le iscrizioni possano essere sempre più numerose, e continueremo a puntare ad essere i migliori, all'eccellenza». I primi cinque diplomati sono Nicola Battistella, di Pordenone, Sigrid Lipott, di Trieste, Francesca Sibilla, di Gorizia, Giuseppe Armenio, di Cervignano, e Lorenzo Lattanzi, di Sulmona, che è tornato a Gorizia dopo essersi laureato al Sid espressamente per questo master.

Marco Bisiach

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