Sulla cima del Peralba per ricordare Giuliano

RONCHI
Un atto di amore, prima che un ricordo. Perché, in tutto questo lasso di tempo, il grande amore che legava le persone a quello che era ancora lo stesso di allora. Forte ed immutato. Così, nei giorni scorsi, parenti ed amici si sono recati sulla cima del monte Peralba per ricordare il quarantesimo anniversario della morte di Giuliano Visintin, nativo di Ronchi dei Legionari. Era il 12 aprile del 1981 quando Giuliano, grande appassionato della montagna, a soli 21 anni, veniva travolto da una slavina mentre saliva la cima del Peralba. Nella cappelletta del rifugio Calvi, vicino alla targa deposta in suo nome, assieme a Giuliano sono stati ricordati i suoi genitori e gli amici che in questo periodo ci hanno lasciato.
Un momento importante, che ha dato modo ai partecipanti di tornare indietro con gli anni, di condividere ancora il grande amore per la montagna. Una passione ed un amore che si perdono a distanza di anni. E che accrescono anche pensando a Giuliano, al suo desiderio di scalare le montagne e di assaporarne tutti gli aspetti. Anche se, in quel doloroso aprile del 1981, quella montagna amica lo ha tradito. Strappandolo giovane, troppo giovane all’affetto dei suoi cari. —
LU. PE.
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