Super incassi con gli autovelox pioggia di multe per oltre 4 milioni

Quasi 4 milioni e 200 mila euro di sanzioni accertate nei mesi da giugno a novembre. Già incassati per la metà.
La Strada regionale 354 Latisana-Lignano si sta rivelando la gallina dalle uova d’oro per il Comune di Latisana che ufficialmente non ha mai reso noti i dati legati agli accertamenti emessi dai due autovelox fissi istallati sulla Sr354, nemmeno in sede di consiglio comunale, limitando la previsione di bilancio 2020 a un milione e mezzo di euro come dato riferito a uno storico che invece - per solo sei mesi - è di tre volte superiore.
A rendere note le vere cifre di quanto stanno fruttando le due postazioni fisse alle casse del Comune è il gruppo consiliare di Forza Italia che, proprio per vederci chiaro su dei numeri che non convincevano, ha formulato al comando di Polizia locale, ai primi di gennaio, una richiesta di accesso agli atti, per conoscere l’ammontare delle sanzioni elevate (confrontate anche con gli ultimi cinque anni) e il costo di gestione dei due apparecchi.
In sei mesi il numero delle sanzioni elevate dai due apparecchi fissi è stato pari a 48.983 e di queste 14.853 a carico di automezzi con targa straniera e 34.130 a mezzi con targhe italiane, per un ammontare di poco superiore ai 3 milioni di euro incassato per due terzi (2 milioni 176 mila euro).
Entrate che vanno “ripulite” dai costi ovvero oltre 275 mila euro di spese postali (5,6 euro a raccomandata), 53 mila euro di servizio stampa e 47 mila euro pagati al pubblico registro automobilistico per risalire ai dati dei proprietari. Per capire che i due autovelox della 354 si stanno rivelando un affare per il Comune di Latisana è sufficiente il raffronto con gli ultimi anni: nel 2018 i 612 verbali emessi sulla Sr hanno portato a un accertato di 120 mila euro, nel 2017 le 539 sanzioni a un accertato di 99 mila euro e nel 2016 con 1.361 multe un accertato di 252 mila euro.
«I numeri lo confermano: l’uso indiscriminato dei due impianti, funzionanti 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, non è certo prevenzione – è il commento del capogruppo di Forza Italia, Sandro Vignotto – e confermano anche le nostre perplessità, non certo legate a un doveroso e lodevole obiettivo di migliorare la sicurezza stradale, quanto alle modalità di impiego delle risorse che derivano proprio dalle multe. Obiettivo primario dovrebbe essere quello di migliorare la sicurezza di chi si affaccia e vive sulla Strada regionale e che come conseguenza all’eliminazione dei semafori, sostituiti dalle rotonde, ha serie difficoltà ad accedere alle proprie abitazioni e a immettersi sulla regionale per la mole di traffico che con le rotonde è continuo. Senza interruzioni o possibili varchi entrare e uscire di casa per queste persone, oltre che difficoltoso è molto pericoloso». —
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