Sushi, wasabi e sashimi nell’ex filiale Unicredit

Un ristorante giapponese al posto della banca affacciata sul canale di Ponterosso E in Viale un caffè letterario “eredita” gli ambienti di un punto vendita per animali
Non solo chiusure. Fortunatamente nel panorama cittadino c’è pure qualcosa che apre o, meglio, riapre, a volte pure con vesti completamente nuove. È il caso di via Rossini. Lì negli ambienti che una volta ospitavano sportelli e uffici bancari troveranno spazio a breve sushi, maki e sashimi. Al posto della filiale Unicredit affacciata sul canale di Ponterosso, infatti, dovrebbe aprire a breve un nuovo ristorante giapponese.


L’ennesimo, verrebbe da dire. Nel giro di pochi anni si è assistito infatti ad un autentico boom di locali che servono pesce crudo. Ai primi “pionieri” sbarcati in città, quelli ancora oggi attivi in via Rossetti, viale Miramare o sulle Rive, si è aggiunto di recente il ristorante della catena Zushi in via San Nicolò. Elegante, curato nei dettagli, giovanile e gestito da imprenditori italiani ha dettato la moda del giapponese in città. A ruota hanno poi aperto i battenti realtà come I-Sushi a Barcola, Sushi Yko in via Madonnina o di recente Shi's in piazza Venezia nei locali dell'ex ristorante Al Granzo.


Il cibo giapponese si è imposto anche tra il cibo da asporto. Nelle prenotazioni take away è, ovviamente dopo la partenopea pizza, il cibo più richiesto a Trieste. E il prossimo anno appunto, come detto, bacchette e salsa Wasabi sbarcheranno invece sul Canale.


È già decollato invece un altro radicale cambio di look, quello che ha trasformato il negozio per animali del Viale “Natura viva” in un moderno caffè letterario, punto di ritrovo e sede di eventi culturali e musicali. È “Lettera Viva”, il nuovo locale inaugurato pochi giorni fa da Scharliane Pereira Vieira e Felipe Bordinhao, coppia di giovani di origine brasiliana. I due vivono a Trieste da dodici anni e, a fine 2016, hanno deciso di ristrutturare gli spazi dell’ex pet store vuoto da oltre due anni.


I titolari hanno deciso di mantenere intatta la struttura precedente, in particolare la galleria che porta all’ingresso, ora arredata con tavolini da esterno e una serie di vetrine utilizzate come bacheche informative o per motivi espositivi. All’interno si sviluppa invece su un piano terra con il bancone bar e una biblioteca che funziona con il metodo del bookcrossing, e un secondo piano rialzato dalla capienza di sessanta persone. Il tetto tra i due piani è stato rimosso, per permettere anche a chi si trova nella piattaforma rialzata di seguire gli eventi. Fiore all’occhiello del nuovo progetto è la proposta di eventi di carattere artistico.


Va in questo senso la collaborazione con l’associazione JLab 360°, gruppo giovanile attivo in città da un anno e mezzo e responsabile del coordinamento e dell’organizzazione del programma culturale. Ogni mese Lettera Viva ospiterà una mostre e esposizioni di artisti locali. La prima a prestare i propri dipinti è stata Silvia Zafret, musicista e cantante triestina appassionata di pittura, che vanta collaborazioni nel campo televisivo con personaggi del calibro di Dario Fo, Franca Rame, Enzo Jannaci, Giobbe Covatta. Sono invece in via di definizione i dettagli relativi alle serate musicali, ai reading e alle presentazioni dei libri. «Puntiamo molto a coinvolgere i giovani e gli artisti locali, che invitiamo a vedere nel locale un punto di riferimento per sperimentarsi e conoscere altre persone attive nello stesso campo - sottolinea Scharliane Pereira -. Speriamo di dare un contributo per ravvivare la vita della città, a cui siamo molto legati, e incoraggiare i giovani a incontrarsi e sviluppare progetti innovativi comuni».


Per rimanere aggiornati sugli sviluppi e per contribuire ad animare Lettera Viva, fanno sapere gli organizzatori, basta seguire l’omonima pagina facebook.
(l.a. e l.t.)


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