Tagli ai bus, a Trieste scatta la fase 2

Autobus, si cambia ancora. Da lunedì entra in vigore la seconda tornata di cambiamenti nelle linee e negli orari dopo quella inaugurata per i soli giorni festivi il 17 febbraio. Sono modifiche che Trieste Trasporti definisce “sperimentali”, ma intanto bisogna prenderne nota. Nella tabella a fianco pubblichiamo oggi i nuovi orari in vigore nei giorni feriali. Seguiranno le modifiche dei giorni festivi e del sabato.
I tagli. Il piano di riduzione, clamoroso per la sua portata in termini di chilometri all’anno, pari a 412 mila, si è imposto per il taglio dei finanziamenti da parte della Regione, che sulla provincia di Trieste pesano per oltre 2,3 milioni di euro. Il “taglio”, tradotto da euro a chilometri, era stato matematicamente calcolato in 582 mila. Ma la Provincia, cui è delegato il trasporto locale, ha rispolverato il principio secondo cui si fa “un po’ per uno”, e ha lasciato a Trieste Trasporti di assorbire al proprio interno il costo dei restanti 170 mila chilometri.
Grignano. Certe linee vengono soppresse, altre diminuiscono la frequenza il che significa che alla pensilina si aspetterà per più minuti. La novità più sostanziosa che si stende sui giorni sia feriali che festivi è la soppressione della linea 36, quella famosissima “del mare”, che portava a Barcola e soprattutto a Miramare e a Grignano, e che fra l’entusiasmo dei bagnanti era stata qualche anno fa portata a coprire il tragitto fin da via Battisti, e non più solo dal capolinea di piazza Oberdan. Adesso la linea 36 sparisce. Il suo lavoro sarà assorbito dalla linea 6, in partenza da piazzale Gioberti a San Giovanni, che tocca Barcola ma da lunedì prosegue anche per Grignano. Con ritorno sul medesimo percorso.
Fermate. In più c’è per il 6 una variazione di fermata in zona stazione centrale. Eliminata quella su viale Miramare (lato arrivi). E inaugurata invece una sosta nuova alla pensilina in mezzo a piazza Libertà, a fianco del capolinea dei bus 20 e 21.
Muggia. Per chi abita a Muggia o la frequenta, non passerà inosservata la soppressione della linea 21, ma solo nei giorni festivi. È sostituita dal percorso della 20 (stazione centrale-Muggia), che coprirà anche Borgo San Sergio in sostituzione del bus cancellato. E farà nuove fermate sia sulla ex statale 55 (al centro commerciale Freetime) e sia al centro commerciale Arcobaleno dove le nuove soste sono due. L’attuale fermata delle linee 47 e 49/ invece, in località Farnei, verrà osservata solo in direzione Trieste. Chi va verso Muggia dovrà prestare attenzione.
Valmaura. Anche la linea 19 (da via Puccini a stazione centrale) viene soppressa nei giorni festivi. E sarà sostituita dal percorso della linea 52 (circolare da e per piazzale Valmaura con percorso piazzale Cagni, vie Puccini, Zandonai, Giarizzole, Rossi, Miani). Si inaugura da lunedì una deviazione per via Mascgani, via Benussi, via Flavia, piazzale Cagni, Strada vecchia dell’Istria, piazzale Giarizzole.
Le attese. Ma come si fa a ricalcolare chilometri, tempi, risparmi, percorrenze, tenendo salvaguardati i percorsi e le necessità (anche di lavoro) dei cittadini, che a Trieste usano l’autobus più che in ogni altra città del Friuli Venezia Giulia, con 70 milioni di utenti all’anno? Con metro e clessidra sono state diradate le corse, così da mettere in strada meno mezzi. I percorsi restano uguali. E così nei giorni solo feriali otto linee saranno meno frequenti.
Chi dirada prima. Da lunedì è meglio tenere d’occhio i nuovi orari (pubblicati qui sopra) per le linee 1, 5, 37, 48 che saranno meno frequenti nell’arco d’orario da mezzogiorno alle 14.30. In certi casi si tratta di variazioni minime (per la 1 per esempio transito ogni 10 minuti invece che 8-9, per la 5 ogni 10 anziché ogni 8). In altri invece la tabella oraria si sentità di più. La linea 37 (da Largo Barriera a Cattinara, Altura, Borgo San Sergio, via Flavia, via Molino a vento e rientro in Barriera) già si aspettava l’autobus per un quarto d’ora. Ora si passa a 20 minuti. Lo stesso vale per la 48 (stesso percorso).
Chi dirada dopo. Altre linee diradano il passaggio da metà pomeriggio a sera (17.30-20.30). È questo il caso della 11 (Ferdinandeo-piazza della Borsa) con 1 solo teorico minuto di attesa in più (da 7 a 8 minuti), della 22 fra Cattinara e stazione centrale (da 9 a 11 minuti) e della 29 (piazza Goldoni-Sottoservola) che passa a una frequenza di 8 minuti anziché di 6.
Le motivazioni. Si chiederà certamente ogni interessato perché proprio la sua linea abituale sia stata colpita dai “tagli”. La risposta è stata data dalla Provincia. Ogni percorso è stato monitorato. Nei luoghi e nelle ore in cui è stato verificato un uso dell’autobus da parte di scarsi utenti, lì è arrivata la matita rossa. Per salvaguardare invece orari e linee di massiccio uso da parte di scuole e lavoratori.
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