Tagliate le gomme a tre furgoni con prodotti delle Latterie friulane

Nove pneumatici di tre diversi camion bucati, circa 150 clienti senza la fornitura quotidiana di latte, una denuncia contro ignoti e, sullo sfondo, la dura vertenza delle Latterie friulane.
Brutta sorpresa ieri mattina al transit-point di via Schiavetti 7 a Monfalcone, dove ogni giorno arrivano latte e altri prodotti dell’azienda di Campoformido che da settimane è al centro di un’aspra vertenza sindacale, con lo sciopero ad oltranza dei dipendenti che contestano al potenziale acquirente, Granarolo, di voler mettere in cassa integrazione straordinaria 104 dipendenti.
Nella sede di Monfalcone opera una ditta privata che distribuisce i prodotti Latterie friulane. Si chiama Daniele Visintin e impiega una quindicina di dipendenti.
Ieri mattina i tre camion dei soci non sono potuti partire, già caricati, perché ciascuno aveva uno o più pneumatici fuori uso. Sono così rimasti senza rifornimento per buona parte della giornata circa 150 punti vendita tra bar, pasticcerie, supermercati e laboratori artigianali sparsi nella Bassa friulana, nel Monfalconese e nel Goriziano.
I titolari hanno presentato denuncia alla polizia contro ignoti. Danni rilevanti anche per la sostituzione delle gomme. Al transit point di Monfalcone fa capo anche una mezza dozzina di padroncini, i cui mezzi non sono abitualmente custoditi in quel parcheggio.
«Siamo dipendenti di una ditta privata che lavora per contro di Latterie friulane», spiegano a Monfalcone. Insomma, loro non sono direttamente coinvolti nella vertenza scaturita dalla necessità della storica azienda udinese di cedere a terzi l’attività con le preoccupanti conseguenze per il personale.
Il quale sembra voler tenere sulla linea della fermezza nei confronti di Granarolo, quando ormai anche con la regia della Regione la cessione sembrava cosa fatta.
I dipendenti della ditta monfalconesi si sentono vittime di un raid vandalico la cui tempistica lascia intravvedere un legame con quanto succede a Campoformido.
Nessuno ovviamente fa riferimento certo al nesso di causalità ma è anche vero che mai prima di ieri erano stati presi di mira i mezzi in sosta a Monfalcone.
Gli inquirenti controlleranno se nella zona fossero attive delle telecamere per capire qualcosa in più dello strano raid. Nelle aziende vicine non sono state segnalate anomalie.
I tagliatori di gomme avrebbero agito con un punteruolo. I mezzi utilizzati dalla ditta privata non sono tuttavia distinguibili da quelli della casa madre in quanto sul cassone frigo è impressa a caratteri cubitali il logo delle Latterie friulane.
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