Tangenziale, via ai lavori Strade chiuse per il cantiere

Le operazioni di allestimento del cantiere sono iniziate già da alcuni giorni. Ma l’inizio dei lavori (quelli veri) è previsto per la giornata odierna.
Dopo più di 40 anni di annunci e clamorosi dietrofront, la 56 bis sta per diventare realtà. Certo, ci vorrà del tempo per vedere l’opera compiuta (la chiusura del cantiere è prevista per la primavera del 2017) ma, quantomeno, le ruspe stanno per entrare in azione.
Le limitazioni
al traffico
Il comandante della Polizia locale Marco Muzzatti ha appena firmato un’ordinanza in cui si stabiliscono alcune limitazioni al traffico che scatteranno dalle 8 di stamattina: in via Camposanto, dall’entrata del cimitero di Lucinico sino all’itersezione con via della Stesa, sarà introdotto il divieto di transito, il divieto di sosta permanente e il limite massimo di 20 chilometri l’ora. Stessi divieti anche lungo la bretella stradale che collega via Camposanto alla Sr117. Fra gli altri provvedimenti, in via della Stesa, nel tratto sterrato posto all’incrocio con il civico 51 (la sede dell’esercizio commerciale Cospalat), verrà installato un segnale di “dare la precedenza” a favore dei veicoli che percorrono via della Stesa. Il limite massimo di velocità di 20 chilometri l’ora verrà introdotto anche lungo il ramo di carreggiata (anche sterrata) che dal crocevia con via Camposanto costeggia il lato nord del cimitero di Lucinico fino all’intersezione successiva con via del Camposanto (tratto asfaltato che collega Gorizia con Farra d’Isonzo-Villanova).
La soddisfazione
del sindaco
In una primissima fase, si procederà alla cosiddetta fase di verifica bellica, ovvero all’accertamento dell’eventuale presenza, sul terreno, di ordigni bellici. Esaurito anche questo intervento inizierà la realizzazione della sede stradale con i lavori veri e propri che, secondo il cronoprogramma, dovrebbero essere ultimati entro la primavera del 2017. «Finalmente, ci siamo. Si tratta di un intervento atteso da tantissimi anni. Non posso che augurarmi non ci siano intoppi o inconvenienti».
L’intervento, che comporterà un esborso di poco meno di 3 milioni e 400mila euro, prevede la realizzazione di un tracciato lungo 1.600 metri e largo 10,5 che si collegherà con la nuova strada già realizzata nel Comune di Mossa. La nuova arteria viaria, su cui saranno realizzate due rotatorie, permetterà il collegamento con fra la zona industriale di Sant’Andrea e la strada regionale 56 e consentirà la deviazione del traffico pesante dai centri abitati di Sant’Andrea, Lucinico e Mossa, con un miglioramento della qualità dell’aria.
La nuova tangenziale sbucherà, grossomodo, nei pressi del ristorante-trattoria “Al Fogolar”.
L’infrastruttura riveste un’importanza strategica fondamentale per i traffici commerciali nell’area: oggi, i camion che dalla Slovenia intendono raggiungere Udine sono costretti a transitare attraverso gli abitati di Sant’Andrea, Mossa e Lucinico con tutti i disagi che ne conseguono.
A lavori completati, la nuova arteria consentirà uno snellimento del traffico nei tre centri, con vantaggi evidenti anche in termini di qualità dell’aria.
La scoperta
di un metanodotto
Negli anni, come testimoniato del resto dall’estenuante serie di rinvii, non sono mancati intoppi: dapprima, il mancato accordo con gli agricoltori proprietari dei terreni da espropriare, poco propensi ad accettare le condizioni dettate dai Comuni di Gorizia e Mossa; poi, nel 2013, la scoperta di un metanodotto, realizzato proprio in uno dei terreni oggetto delle procedure d’esproprio e giudicato incompatibile con il tracciato previsto.
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