Tenta di rubare in farmacia arresto in flagrante a Moraro

Fondamentale l’allarme lanciato da un cittadino che aveva visto un giovane forzare una porta posteriore. Condannato a 9 mesi ma è stato subito scarcerato
Di Francesco Fain
ANTEPRIMA Udine, 1 gennaio 2004. Ore 05,45.INCIDENTE ALL'ALBA DEL PRIMO DELL'ANNO..Ruba un'auto e si schianta contro un'altra vettura in via Lumignacco angolo via Agrigento..Telefoto Copyright Foto Agency Anteprima www.anteprimafoto.it
ANTEPRIMA Udine, 1 gennaio 2004. Ore 05,45.INCIDENTE ALL'ALBA DEL PRIMO DELL'ANNO..Ruba un'auto e si schianta contro un'altra vettura in via Lumignacco angolo via Agrigento..Telefoto Copyright Foto Agency Anteprima www.anteprimafoto.it

MORARO. Tenta di introdursi in una farmacia con intenti furtivi. Un cittadino lo vede e chiama, immediatamente, i carabinieri. Questi intervengono e lo sorprendono in flagranza di reato.

Questi i fotogrammi di quanto si è verificato la notte scorsa a Moraro. I carabinieri del comando stazione di San Lorenzo Isontino, in servizio perlustrativo notturno, sono stati allertati dalla centrale operativa del comando provinciale Cc di Gorizia che aveva ricevuto una segnalazione in merito alla presenza di una persona che si stava aggirando, con fare molto sospetto, nei pressi della farmacia comunale di Moraro.

Giunti velocemente sul posto, scesi con circospezione dalla vettura di servizio, i due carabinieri hanno accertato effettivamente la presenza di un uomo che, munito di attrezzi atti allo scasso, stava “tranquillamente” forzando una delle finestre posteriori dell’immobile.

Il ladro, alla vista dei carabinieri, ha cercato di fuggire ma è stato prontamente bloccato e condotto immediatamente in caserma. A seguito di perquisizione, F.Z., classe 1983, residente in un non meglio precisato Comune dell’Isontino, già noto alle forze dell’ordine in quanto pregiudicato (questi gli unici dati messi a disposizione dai militari dell’Arma), è stato trovato in possesso di attrezzi atti allo scasso che sono stati subito posti sotto sequestro. Si tratta di un cacciavite, un paio di pinze e un pezzo di ferro che, probabilmente, serviva ad agevolare l’azione dello scasso.

Al termine degli accertamenti, il ladro è stato tratto in arresto per “tentato furto aggravato” e, dopo una notte trascorsa in camera di sicurezza, è stato condotto in tribunale a disposizione dell’Autorità giudiziaria per la convalida dell’arresto ed il conseguente giudizio direttissimo. Ed è così che al trentaduenne sono stati comminati 9 mesi e 25 giorni di reclusione ma la pena è stata sospesa: l’uomo è, quindi, stato scarcerato.

Al di là della decisione del magistrato che certamente susciterà commenti, va sottolineato in questo caso che il concetto di “sicurezza condivisa” tra cittadino-112-pattuglie sul territorio ha funzionato a dovere. Anche in precedenti, recentissimi casi si era evidenziato il senso di responsabilità di molti cittadini che avevano prontamente segnalato la presenza di persone sospette: questo aveva consentito un rapido e proficuo intervento da parte delle forze dell’ordine.

Peraltro, sul concetto di “sicurezza condivisa” stanno insistendo parecchio i carabinieri durante i periodici incontri promossi nei Comuni isontini.

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