Terminal di Riva Zagabria Gara flop per la concessione
FIUME. Alla fine i responsabili del progetto hanno dovuto arrendersi all’evidenza constatando che al concorso internazionale per la concessione del futuro terminal contenitori in Riva Zagabria a Fiume non si è fatto avanti nessuno. Alla scadenza del termine ultimo per la presentazione delle offerte, pertanto, alla competente commissione non è rimasto altro che ammettere l’insuccesso peraltro annunciato dagli esperti in materia.
I lavori di costruzione dello scalo sono cominciati mesi fa e l’appalto da 70,6 milioni di euro è stato affidato a consorzio italiano), ma ai potenziali concessionari (e investitori) non è stato possibile dare una risposta alla domanda più importante: quando saranno pronte la statale D404 che collegherà il terminal e l’autostrada Fiume–Zagabria e la stazione di smistamento e della linea a doppio binario a Fiume? Senza adeguati allacciamenti stradali e ferroviari, infatti, la struttura di Riva Zagabria è come una cattedrale nel deserto.
A chiarire quel che succederà ci ha pensato il direttore dell’Autorità portuale fiumana Vlado Mezak: «Bandiremo certamente una seconda gara internazionale, ma lo faremo con calma, probabilmente nella seconda metà dell’anno prossimo. Ci rimetteremo in moto quando sapremo esattamente i termini di entrata in funzione della D403 e dell’infrastruttura ferroviaria. Il nostro progetto sarà a quel punto molto più appetibile, fornendo garanzie ai potenziali concessionari per il rientro delle risorse investite». Mezak ha assicurato che i lavori in Riva Zagabria non subiranno alcuna battuta d’arresto, a prescindere dall’esito della prima gara. I soldi ci sono arrivati tramite prestito ottenuto dalla Banca mondiale.
Gli italiani stanno lavorando bene, non si verificano intoppi, con il progetto (400 metri di banchina) che dovrebbe venire alla luce a metà 2017. «Il secondo terminal container a Fiume – ha aggiunto Mezak – dovrebbe entrare operativo a pieno regime nel 2019 o al più tardi l’anno dopo. Un tanto rientra nei nostri piani, armonizzati alle previsioni di crescita dell’altro scalo fiumano, quello in Brajdica. Già quest’anno riusciremo a sfiorare il record di movimentazione in Brajdica, toccando i 150 mila Teu, cifra che su base annua rappresenta un buon 15 per cento in più».
Fin qui tutto a posto, ma all’Autorità portuale e a Zagabria sanno che è importantissimo avere il concessionario poiché dovrà investire un centinaio di euro in attrezzature e nei lavori di rifinitura del nuovo scalo. Per i successivi 280 metri di banchina (680 metri in tutto) si chiederà il sostegno finanziario dell’Unione europea, con Riva Zagabria che dovrebbe annualmente registrare sui 600 mila Teu in arrivo e partenza.(a.m.)
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