Terremoto in Turchia e Siria, Protezione civile Fvg pronta all’invio di farmaci

TRIESTE «Al momento ci è stata inoltrata solo una richiesta di farmaci: la Direzione Salute si è già impegnata per affrontarla ma, ovviamente, cercheremo di far fronte a qualsiasi altra necessità venga manifestata. Esperienza e protocolli, al momento, suggeriscono però di rimanere fermi e di mettere in ordine le potenzialità di aiuto, senza tuttavia fare passi avanti che potrebbero, paradossalmente, anche provocare disagi al coordinamento degli interventi».
Lo ha reso noto il vicepresidente del Friuli con deleghe a Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi. «Lunedì mattina - ha spiegato Riccardi - era scattato l’allarme e il Dipartimento nazionale aveva subito diramato un codice rosso. Le prefetture hanno quindi informato tutti i Comuni. Alle 12 dello stesso giorno - ha proseguito - il Comitato tecnico delle Regioni si è riunito con il Dipartimento nazionale per esaminare le prime attività da poter mettere a disposizione delle popolazioni colpite.
Come da procedura ormai consolidata, quindi, sappiamo che dobbiamo dichiarare la nostra disponibilità nei confronti delle azioni svolte nell’ambito del rapporto diretto tra le autorità dei Paesi colpiti, il sistema europeo e quello nazionale italiano». «Fin dal primo minuto - ha concluso Riccardi - abbiamo esplicitato la nostra piena adesione, pronti a intervenire in base alle necessità. Al momento, tuttavia, l’unica richiesta formale che abbiamo riguarda la ricognizione per l’invio di farmaci, e attendiamo un avanzamento del monitoraggio delle azioni chieste, per poi garantire tutto quanto è necessario».
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