Terreni e valli da pesca all’isola di San Giuliano

Nell’area in laguna l’azienda agricola ospita una chiesetta dedicata al patrono. Valore di 5,5 milioni: è il sesto tentativo

Sesta asta giudiziale per l’Isola di San Giuliano. Unica nel suo genere, una memoria importante della storia bimillenaria legata alla chiesa di Aquileia e ai romani, nella laguna tra Grado est e Porto Buso-foce Ausa Corno ovest.

È un’azienda agricola dalla superficie complessiva di venti ettari, suddivisi tra una corposa superficie piana, terreni secolari coltivabili, e due valli da pesca. Il perimetro dell’isola è di tre chilometri, arginati e con tratti di scogliera artificiale nei punti più esposti.

Il valore ultimo è stato stimato in 5.500.000 euro. Il termine di presentazione delle offerte è fissato a martedì prossimo, alle 12. Il venerdì successivo l’apertura delle buste, alle 11.30. La procedura è quella dell’esecuzione immobiliare.

Un patrimonio la cui proprietà attuale non è stata indicata. Tutto iniziò nel 2011, a seguito di un’azione di pignoramento promossa da un noto istituto bancario all’epoca di livello nazionale.

L’Isola ospita una casa padronale, con standard abitativi medio-bassi. All’interno, nel corpo centrale, è visibile l’arco trionfale dell’abside, testimonianza, per quanto residua, della presenza nell’antichità della basilica di San Giuliano voluta ed eretta dal vescovo Elia.

Incorporata, tramite uno dei muri perimetrali, alla villa padronale, è una chiesa consacrata di piccole dimensioni, dedicata al patrono della laguna San Giuliano. Vi sono due ulteriori edifici, la casa del valligiano su due livelli, e un corpo edilizio di un solo livello diviso in stabbioli, destinato a stalla-ricovero di animali, e richiedente rilevanti opere di manutenzione.

Insomma la storia declinata nella capacità imprenditoriale che ne ha fatto per anni un sito pregevole e di valore economico–produttivo, coniugate al principio dell’ecosostenibilità e alla conduzione dell’attività agricola biologica.

L’isola non è servita da fornitura elettrica, producibile attualmente mediante generatore. Due pozzi artesiani costituiscono l’approvigionamento idrico, caratterizzato quindi da acqua di risorgiva.

L’accesso è consentito da una banchina con sponda e bitte di attracco in cemento armato, e da un piccolo bacino protetto.

L’eccezionalità comunque è data dai terreni agricoli, sedimentati nei secoli, a cui si aggiungono due distinte valli da pesca, l’una più piccola posta a levante, l’altra di maggiori dimensioni, posta a ponente. Il valore delle valli da pesca oscilla indicativamente tra i 100 e i 300 mila euro.

Potrebbe rappresentare un “sogno” imprenditoriale, ma che evidentemente presuppone consistenti investimenti per il rilancio, anche in un contesto di ristorazione. Il tutto, comunque, rimane legato alle caratteristiche d’uso previste dal Comune.

Il prezzo a base d’asta è di 1.740.234,37 euro, a fronte di un rialzo minimo di 50 mila euro, mentre l’offerta minima ai fini della partecipazione alla gara di vendita è di 1.305.175,78 euro, previa cauzione del 10% del valore economico proposto. L’asta si terrà al Tribunale di Gorizia, nella sala aste situata nella biblioteca del palazzo di giustizia.

Delegato alla vendita è l’avvocato Marco Mizzon, il giudice titolare della procedura di esecuzione immobiliare è il dottor Alessandro Longobardi.

L’Isola di San Giuliano, come ha spiegato l’avvocato Marco Mizzon, rappresenta il primo bene per il quale è stata applicata l’asta telematica, nell’ambito del sistema misto, assieme cioè all’apertura delle buste.

Il legale delegato alla vendita infatti ha osservato: «Le aste giudiziarie stanno subendo un cambiamento importante attraverso l’introduzione del sistema telematico. Ciò in virtù di un progetto avviato circa un anno e mezzo fa dal ministero della Giustizia, ai fini del controllo, anche statistico, dei flussi delle vendite. Il sistema telematico prevede pertanto modalità diverse, attraverso le pubblicazioni sul portale ministeriale delle vendite pubbliche. L’essenza di questa trasformazione è proprio la partecipazione telematica alle gare».

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