Il Tesoro di Grado pronto alla “prima” con due eventi fra basilica e museo
Interventi di rito in chiesa e visita d’esordio in canonica: tra le “chicche” un attrezzo utilizzato dagli antichi pescatori

Domani, sabato 6 dicembre, sarà inaugurato il “Museo Civico del Tesoro di Grado” con un doppio appuntamento consecutivo. Alle 11 il ritrovo è nella patriarcale basilica di Sant’Eufemia per gli interventi di rito. A seguire ci si sposterà tutti nell’ex canonica (ingresso via della Corte) per la visita del museo.
Una scelta, quella delle due fasi, dettata dal fatto che gli spazi per accogliere tutti al museo non sarebbero stati idonei e sufficienti per ascoltare gli interventi. Della preziosità del tesoro della basilica e di altri importanti reperti e oggetti di proprietà della parrocchia si è già detto in più occasioni. Oggi ci soffermiamo su un oggetto particolare che è stato rinvenuto nelle fondamenta dell’ex canonica e che il curatore dell’esposizione, l’archeologo gradese Dario Gaddi considera sicuramente rilevante anche perché si tratta di un oggetto unico del genere trovato in Italia.

Un oggetto in osso, utilizzato a Grado probabilmente soprattutto dai pescatori, per realizzare corde o trecce o in ogni caso per annodarli. L’ipotesi è che potesse servire per aggiustare o creare anche una sorta di maglie per le reti. «Il nostro lucet (così sono identificati questo genere di oggetti, ndr) – afferma Dario Gaddi – è un oggetto semplice, di uso quotidiano, che ci permette di apprezzare la vita di ogni giorno degli antichi abitanti di Grado. L'oggetto è molto simile a esemplari trovati nel nord Europa; la forma rimane invariata nei secoli perché rappresenta il massimo dell'efficacia per lo scopo a cui serve. Un esempio di continuità tecnologica in ambienti e territori diversi. Tra gli oggetti del museo raccolti nel sito della canonica è il mio preferito».
L’attrezzo lungo 50 millimetri è, come detto, in osso. Esemplari simili (ma nessuno è identico nella struttura) si trovano in particolare in Norvegia, Svezia, Gran Bretagna, Francia, Olanda; uno si trova al Museo delle arti di Cleveland negli Stati Uniti e si riferiscono tutti al periodo medioevale.
Quello rinvenuto a Grado è con il retro piatto con un piccolo foro nella parte inferiore. La parte anteriore è decorata invece con due serie di linee orizzontali e linee diagonali che si incrociano. Ci siamo soffermati su un reperto quantomeno curioso e in ogni caso particolarmente interessante, ma dagli scavi fatti nelle fondamenta dell’ex canonica (sono stati effettuati scavi fino a una profondità di 3 metri) sono stati trovati altri reperti e anche degli scheletri di bambini (probabilmente un tempo sul posto c’era una piccola necropoli), uno dei quali è esposto al museo.
Tutto interessante e importante per conoscere la storia di Grado ma indubbiamente l’attenzione maggiore sarà per il prezioso tesoro della basilica attorno al quale ruota tutto il resto.
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