Tessera della Lega per Cisint Partita la corsa in Municipio

L’ex candidata sindaco del centrodestra: «Salvini mi ha convinto su temi e obiettivi» Il Carroccio, che vanta cento iscritti, lavora al programma per le elezioni comunali
Di Tiziana Carpinelli
Bonaventura Monfalcone-20.02.2016 Tessera della Lega Nord per Anna Cisint-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-20.02.2016 Tessera della Lega Nord per Anna Cisint-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Ci son giorni così, in cui una luna di miele durata cinque anni finisce di colpo. Non che le avvisaglie non ci fossero state: i comunicati spesso congiunti, i gazebo mattutini cheek to cheek coi bandieroni verdi, l’accento prevalentemente spostato sul tema dell’immigrazione avevano fatto in effetti presagire un avvicinamento politicamente “sospetto”. Fatto sta che ieri mattina, per Anna Cisint, ex candidato sindaco di centodestra alle ultime amministrative, la galeotta simpatia per il partito di Matteo Salvini si è tradotta in uno sposalizio convinto. Si è così chiusa ufficialmente la porta sulla lunga militanza quinquennale nella civica Rinnoviamo Monfalcone e aperto il portone del Carroccio. Per la cronaca: quella di Cisint, sostenitrice padana, è la tessera numero 60.152.

Dunque con gli onori di casa, nella sede di viale San Marco, i segretari provinciale Walter Sepuca e comunale Massimo Asquini hanno accolto a braccia aperte la neoleghista Cisint, spendendo parole di apprezzamento («figura valida», «persona molto preparata», «tassello importante») e sottolineando come l’ingresso in partito della sua ultima candidata sindaco sia stato benedetto dai vertici, compresi Massimiliano Fedriga e Federico Razzini. Nonché Paolo Bearzi e il consigliere Sergio Pacor, presenti all’incontro. Sepuca ha tracciato la road map del Carroccio, partendo da un’analisi dei dati, che vedono alle ultime comunali la Lega posizionata sul 12% e alle provinciali sul 13,51. Merito a suo dire di Salvini l’acchiappavoti («ha triplicato i consensi»). Che ha preso la Lega in stato comatoso, all’epoca sotto torchio per vicende giudiziarie poco edificanti, e le ha fatto un bel lifting. «La sua politica ha avvicinato molti cittadini, che vendono il nostro partito come l’unica ancora di salvezza da piddini e grillini - ancora il segretario provinciale -. Il Carroccio dai sondaggi risulta vincente ed è un carro su cui molti vorrebbero ora saltare per opportunità, ma rischiano di scivolare. Con Anna, invece, stiamo parlando da mesi e la collaborazione prosegue da tempo: per noi la sua figura è un tassello importante». E a livello locale come si muoverà la Lega in vista delle urne? «Cercheremo di arrivare a una coalizione unita di centrodestra - ha replicato -, ma potremmo anche esprimere una nostra candidatura. Di certo produrremo una lista, con un nostro nome e un programma: chi vuol appoggiarla, ben venga. Il candidato? Ci sono più papabili, ma non li bruciamo ora». Sul tavolo sono stati posti anche i numeri: 220 i leghisti nell’Isontino, di cui 70 militanti e 150 sostenitori, «tutti tesserati», ha precisato Sepuca. A Monfalcone sono rispettivamente 35 e una settantina, uomo più uomo meno.

La parola è passata poi a Cisint, che ha ringraziato rimarcando la proficua collaborazione intessuta negli anni, «non solo per un’opposizione concreta, ma per dare una modalità di governo corretta, in futuro, alla città». «Salvini mi ha convinto - ha sostenuto - perché su molti temi porta avanti obiettivi reali e non ideologici, vedi sanità, sicurezza, lavoro, cura degli anziani e futuro dei giovani. Io ci metto la faccia, perché ritengo sia importante impegnarsi civicamente e mi piacerebbe che anche molti giovani facessero altrettanto». «Non ho aderito prima - ha concluso -, durante il percorso consigliare, perché non mi sono mai piaciuti i salti della quaglia, ma è vero che con la Lega ci parlavamo da tempo. Il Pd, benché allineato a ogni livello, qui non decide su nulla, schiacciato da logiche nazionali su sanità e centrale. Il mio impegno, sarà invece di ottenere sinergie davvero utili, per cambiare ciò che non va».

Qualcuno obietterà che il tempismo dell’annuncio della new-entry in Lega non è dei migliori, viste le attese confessioni di Lady dentiera e lo scandalo che in Lombardia coinvolge, tra gli altri, il padano Fabio Rizzi. Ma Sepuca non ha battuto ciglio: «Oggi in Italia ci sono tre leghisti indagati e tutti sono stati sospesi, vogliamo contare quanti nel Pd lo sono e non hanno arretrato di un millimetro dalle cariche? Parecchi». La mossa Cisint, comunque, appare politicamente astuta. Lega nord, naturale alleata di Forza Italia, forte dei numeri rivendica l’espressione di un candidato (Sepuca è stato chiaro). Un candidato, chiunque sia, difficilmente liquidabile dagli azzurri, come sarebbe stato per una civica. E ricordiamo che Cisint sta a Nicoli come la kryptonite a Superman. In ballo vi sono infatti rapporti dall’orizzonte più ampio rispetto a quello locale e contemplano Pordenone, Trieste o Grado. Dovesse essere Cisint, la candidata leghista, Fi che farà?

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo