Tra celebrazioni e le solite polemiche

Per celebrare il Giorno del ricordo oggi, l'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), insieme alla Lega Nazionale 1891 (Sezione di Gorizia) ed il Comune di Gorizia, organizzano una...

Per celebrare il Giorno del ricordo oggi, l'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), insieme alla Lega Nazionale 1891 (Sezione di Gorizia) ed il Comune di Gorizia, organizzano una manifestazione alle 17, all’Auditorium regionale di Via Roma a Gorizia. La manifestazione sarà preceduta alle 16.45 da un omaggio floreale ai Martiri delle Foibe ai piedi della statua bronzea di Cesare Ottaviano Augusto, in Largo Martiri delle Foibe, davanti all'Auditorium di Via Roma. La cerimonia sarà aperta dall'Inno di Mameli suonato dalla "Gorizia Guitar Orchestra" diretta dal maestro Claudio Pio Liviero (soprano Siriana Zanolla), che sarà seguita dai saluti delle autorità e dagli interventi della presidente dell'Anvgd Gorizia, Maria Grazia Ziberna e del presidente della Lega Nazionale Gorizia, Luca Urizio.

Quindi ci sarà la cerimonia di conferimento del prefetto di Gorizia, Isabella Alberti, degli speciali riconoscimenti ai discendenti delle vittime delle foibe che risiedono sul territorio: Anna Renata Bobini in memoria di Dono Paoletti e Giorgio Gronelli in memoria della zia Orestina Gronelli. Ospite d'eccezione la giornalista ed inviata di Avvenire Lucia Bellaspiga, figlia di esuli istriani. Domenica invece alle 10.30 nella chiesa della Madonna della Misericordia in Campagnuzza, in via Pola 20, nel quartiere edificato negli anni '50 per gli esuli, verrà celebrata una messa (officiata dal parroco don Fulvio Marcioni).

Ma non mancano le polemiche. Il presidente della Lega Nazionale Gorizia Luca Urizio risponde picche al candidato sindaco della Sinistra Unita Roberto Criscitiello, il quale ha detto che la Prefettura dovrevvero togliere il suo patrocinio a una celebrazione in cui viene criticato il Trattato di Parigi. «In risposta all’ennesima provocazione della sinistra unita sottolineo che il patto firmato di nascosto perché gli italiani non sapessero, l’ultimo tradimento ai giuliani, fu definito iniquo dal Governo Italiano fin dal 1947 ed in effetti quel trattato fu un vero e proprio diktat, un atto di natura unilaterale imposto all'Italia».

E C'è attesa per la cerimonia di questa mattina alle 9.30 in piazza Libertà a Cromons, dove dopo l’alzabandiera una corona di fiori sarà deposta in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo in un Giorno del Ricordo che a Cormons è da qualche anno motivo di polemica. La curiosità è data dal seguente interrogativo: sarà presente qualche rappresentante della giunta alla commemorazione organizzata dalla Lega nazionale Venezia Giulia e Dalmazia nei pressi del monumento ai Caduti nella principale piazza del paese? Una domanda che avrà risposta oggi. Quel che è certo, è che il sindaco Luciano Patat non ci sarà.

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