Trasloco da via Crispi eseguito Riapre l’Eni di via Duca d’Aosta

Il titolare è Massimiliano Diana che ha portato a compimento l’operazione-trasferimento: di fronte a palazzo de Bassa  probabile un self service

Marco Bisiach

Il passaggio tra 2020 e 2021 ha portato una novità nel panorama dei distributori di carburante della città.

Ha riaperto infatti la grande stazione di servizio Eni di via Duca d’Aosta, che come avevamo raccontato nei mesi scorsi è stata rilevata da uno degli storici benzinai goriziani, quel Massimiliano Diana che gli automobilisti erano abituati a trovare nella sua pompa in pieno centro città, all’incrocio tra le vie Crispi, Roma e De Gasperi, accanto a palazzo de Bassa (Casa dello studente).

La riapertura in via Duca d’Aosta si è concretizzata già negli ultimi giorni dell’anno vecchio, ma con l’inizio di questo 2021 Diana si è concesso qualche giorno di stop per concludere gli ultimi dei tanti dettagli dell’operazione, con il distributore che tornerà definitivamente in attività da domani.

La novità rispetto alle previsioni, però, risiede nel fatto che non è più così scontato che in via Crispi si abbassi totalmente la serranda. «Nei prossimi giorni mi confronterò con la compagnia, e valuteremo il da farsi – spiega lo stesso Massimiliano Diana -. Può essere che, almeno in una prima fase, in via Crispi il distributore resti attivo solo in modalità self service, oppure anche che ci sia un dipendente a presidiarlo».

Intanto, assieme al distributore, in via Duca d’Aosta torneranno attive anche l’officina coperta e l’autolavaggio, che dovrebbe essere confermato dopo la manutenzione necessaria dopo uno stop così lungo. Certo, anche dopo il trasloco, Diana è come tutti i suoi colleghi goriziani in attesa di svolte positive anche sul fronte degli sconti carburante. «In questi mesi di pandemia, con i confini con la Slovenia chiusi e gli sconti maggiorati della Regione, le vendite di carburante sono salite anche di quattro o cinque volte – dice -, ma si tratta solo di una boccata d’ossigeno arrivata dopo dieci anni di crisi. Serve trovare una nuova politica di confine per rilanciare in maniera stabile il settore anche quando la gente potrà tornare in Slovenia».

Sulla stessa linea d’onda anche la riflessione di Manuel Rizzi, titolare del distributore Tamoil di via Lungo Isonzo Argentina. «Al di là delle cifre e delle percentuali di aumento delle vendite, sulla cui reale entità si può discutere, la chiusura dei confini con la Slovenia - rimarca Rizzi - ci ha fatto respirare, ma quando le frontiere riapriranno, cosa succederà? Cosa intende fare la Regione? Con l’attuale legge rischiamo di tornare subito nella situazione di sempre - ammonisce -. A mio parere dobbiamo prendere spunto da quanto accade nella Provincia autonoma di Bolzano, dove gli sconti previsti per le due fasce istituite non sono fissi, ma variano in base all’andamento dei prezzi oltreconfine». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo