Trasmettere agli studenti l’impegno di chi ha lottato contro mafie e criminalità

Per far crescere la sensibilità al tema coinvolte le scuole nella giornata monfalconese che la Prefettura ha organizzato assieme al Comune
Un momento del presidio davanti al tribunale di Palermo in memoria di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, Palermo, 18 luglio 2012. ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un momento del presidio davanti al tribunale di Palermo in memoria di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, Palermo, 18 luglio 2012. ANSA/MIKE PALAZZOTTO

A Monfalcone la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie avrà al centro i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori del territorio. A loro è rivolta l’iniziativa organizzata domani, dalle 9, al Kinemax di via Grado, dalla Prefettura con la collaborazione del Comune. Il prefetto Massimo Marchesiello l’aveva detto dieci mesi fa proprio a Monfalcone di sentire l’esigenza di un maggiore coinvolgimento dei giovani, partecipando, il 23 maggio, alla cerimonia in memoria dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi in due attentati messi a segno dalla mafia rispettivamente il 23 maggio e il 19 luglio del 1992. Di ragazzi nella piazza dedicata ai due magistrati del pool antimafia di Palermo il prefetto ne aveva visti pochi. «Peccato ci siano pochi giovani, ma non è colpa della comunità monfalconese», aveva rilevato, ripromettendosi di realizzare un’iniziativa in una città «che è una realtà vivace e su cui ci possono essere interessi».

Quelli che stanno emergendo con sempre maggiore forza proprio in queste ultime settimane in altre aree del Nordest, come ha sottolineato ieri il prefetto, presentando l’appuntamento di domani in municipio assieme al sindaco Anna Cisint e all’assessore all’Istruzione e Politiche giovanili Antonio Garritani. La Prefettura ha quindi pensato a un incontro, di cui sarà moderatore il direttore de Il Piccolo Enrico Grazioli, in cui a parlare fosse chi «ha vissuto sulla propria pelle i fenomeni mafiosi, come vittime di intimidazioni o come persone impegnate nella lotta alle infiltrazioni delle organizzazioni criminali». Agli studenti del Liceo Buonarroti, dell’Isis Pertini e dell’Isis Bem di Staranzano racconterà la propria storia Fiorenza Brioni, che da sindaco di Mantova si era opposta alla realizzazione di un progetto di lottizzazione da parte di un costruttore di origine calabrese. Lo farà anche Catia Silva, già consigliere comunale a Brescello, il cui Consiglio comunale è stato il primo dell’Emilia Romagna disciolto a causa delle infiltrazioni mafiose. Del Comune di Brescello è stato commissario per un periodo nel 2017 proprio l’attuale prefetto di Gorizia, che ha svolto lo stesso ruolo a Rivarolo Canavese, il cui Consiglio è stato il secondo in Piemonte a essere disciolto a causa della penetrazione della ’ndrangheta.

Gli studenti avranno però domani l’opportunità di ascoltare anche chi si è impegnato e si impegna contro la criminalità organizzata nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine, perché tra i relatori ci sono anche il generale dei Carabinieri Roberto Zuliani, già a capo della Direzione investigativa antimafia del Triveneto, oltre che del Comando provinciale dell’Arma di Gorizia, e Michele Penta, coordinatore dell’Osservatorio regionale antimafia, già prefetto di Udine. Porterà il proprio contributo infine Luana De Francisco, cronista giudiziario de Il Messaggero Veneto e autrice del libro “Mafia a Nord-Est”. Alle 12 domani avrà luogo anche una cerimonia commemorativa delle vittime delle mafie organizzata dall’amministrazione comunale in piazza Falcone e Borsellino con la partecipazione di alcune classi delle medie Giacich e Randaccio. –

La. Bl.

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