Tre astici da record all’asta Appuntamento alla Barcaccia

In un’ora pensa di vendere tre quintali di pesce, intercettato nello spazio adriatico che si estende da Cherso a Chioggia.
Branzini, orate, scarpene, sogliole ... ma soprattutto tre astici da podio, che fanno insieme 10 chilogrammi di crostaceo dalla dichiarata origine quarnerina. Nel tardo pomeriggio odierno, dalle ore 18 alle ore 19, Livio Amato, fondatore della pescheria Barcaccia, farà il banditore, per il secondo anno consecutivo, dell’asta di pescato. Appuntamento nel suo “quartiere” all’interno di Eataly, nell’ex Magazzino vini. Previste non meno di 150 persone.
«Un’iniziativa - spiega Amato - che coinvolge la clientela, che si diverte e fa buoni affari». Perchè il format di questa insolita asta prevede un prezzo-base piuttosto basso, così da invogliare la platea a rilanciare, a colpi di un euro. «Si può dire - aggiunge Amato - che alla fine è lo stesso pubblico a costruire il prezzo».
Livio Amato viene da una famiglia di lunga vocazione ittica. Ha ricoperto incarichi direttivi in Confcommercio e ha gestito per anni la “Barcaccia” originaria in piazza Perugino. E proprio in quel quadrilatero anni ’30 tra via Conti, via Sette Fontane, via del Ghirlandaio, al nostro venne l’idea dell’asta. Ma non potè metterla in pratica, perchè il locale era troppo angusto per accogliere decine di persone. Quando si trasferì nello spazio Eataly, fece il giro delle pubbliche strutture, perchè non c’erano precedenti di aste in pescheria: Regione, Camera di commercio, Comune, Questura ... Alla fine via libera previo calendario delle prossime puntate: quest’autunno saranno il 10 ottobre, il 7 e 21 novembre, il 5 e 12 dicembre. —
MAGR
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