Tribuna a rischio cedimenti Ne arriva una prefabbricata

La copertura della tribuna del campo sportivo di via Boito sarà abbattuta. E in tempi piuttosto stretti. Nel corso di lavori di ripristino delle parti in cemento armato degradate soprattutto dagli agenti atmosferici, l’impresa esecutrice ha segnalato all’amministrazione comunale dei segni anomali sulla copertura. L’indagine tecnica effettuata in questi giorni per fare chiarezza sul fenomeno ha messo in evidenza un ammaloramento dei trefoli post-tesi, cioè dei cavi metallici inseriti nella struttura in appositi alloggiamenti, dopo l’ultimazione del getto di cemento.
Impossibile, quindi, rendersi conto a occhio nudo dell’esistenza dell’importante problema strutturale cui il Comune, d’intesa con il gestore dell’impianto, l’Ufm, ha deciso di porre mano per questioni di sicurezza, degli spettatori e di quanti, atleti, allenatori, dirigenti, genitori dei piccoli calciatori, frequentano il campo di via Boito. «Il problema non è quindi di oggi, anche se la tribuna è stata realizzata solo nel 1986, ma l’intervento di manutenzione ha permesso di appurarlo, perché non ci risultano segnalazioni precedenti», ha affermato il sindaco Anna Cisint ieri, facendo il punto sulla situazione assieme all’assessore allo Sport Francesco Volante, che stava seguendo i lavori in via Boito, al consigliere comunale delegato ai Lavori pubblici Giuseppe Nicoli, ai tecnici comunali e al presidente dell’Ufm Rodolfo Lugli. A una prima ispezione, a fine agosto, pareva che il degrado delle strutture fosse ridotto, ma le verifiche successive hanno dimostrato che il fenomeno interessa l’intera copertura. «A consuntivo possiamo dire che ci è andata bene, visto che possiamo intervenire per tempo», ha aggiunto il sindaco.
L’amministrazione, d’intesa con la società sportiva, ha già deciso quali azioni realizzare nel breve e nel medio periodo per garantire la piena funzionalità all’impianto. La copertura sarà “smontata”, agendo dal retro della tribuna, e smaltita (con una spesa di almeno 30 mila euro) e le gradinate, che offrono una capienza di 800 posti, saranno messe in sicurezza così da poter essere fruite, pur se esposte a pioggia e vento. A fianco sarà posizionata, però, una tribuna prefabbricata coperta da 200 posti che andrà ad aggiungersi a quella, sempre da 200 posti, posta sull’altro lato del campo, che si è deciso di non coprire perché sottovento e quindi comunque non protetta in caso di pioggia.
Militando in Prima categoria, l’Ufm non deve rispettare comunque un tetto di posti per gli spettatori e quindi la prima squadra, come le giovanili, potranno iniziare i campionati senza difficoltà. «Abbiamo già effettuato anche una valutazione sull’opportunità di dotare la tribuna di una nuova copertura o di sostituire l’intero blocco esistente – ha proseguito il sindaco – e abbiamo optato, sempre dopo un confronto con l’Ufm, per una nuova struttura, in grado di fornire spazi adeguati». Il costo stimato si aggira sugli 800 mila euro che il Comune cercherà di coprire con l’aiuto della Regione cui già venerdì, nell’ambito di Focusport Fvg 2019 a Gemona, farà presente le proprie esigenze, presentando uno studio di massima. «L’obiettivo è di avviare i lavori il prossimo anno, alla fine del campionato, trasformando un’emergenza in un’opportunità», ha sottolineato il sindaco. «Anche per la società la situazione può trasformarsi in un’occasione di creare in via Boito una vera e propria cittadella dello sport», ha aggiunto ieri Rodolfo Lugli. —
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